La gestione commerciale

  • Introduzione al modulo magazzino vendite

    Il modulo di gestione di magazzino e vendite della procedura Friendly permette di risolvere i problemi relativi al gestione e controllo delle giacenze e dei movimenti (carichi e scarichi), nonché gli aspetti relativi al riapprovvigionamento dei prodotti e delle merci. Il modulo di gestione delle vendite della procedura Busines permette di gestire tutte le operazioni di bollettazione, fatturazione, , nonchè (ma solo se è installato anche il modulo di Contabilità Generale) la contabilizzazione automatica dei documenti ricevuti ed emessi.

    La emissione/presentazione degli effetti (ricevute bancarie, tratte, ecc.) è invece compito del modulo contabilità-generale.

    I moduli magazzino e vendite in particolare permettono di :

    • aprire e gestire una scheda anagrafica per ogni articolo di magazzino, con attribuzione dei prezzi di vendita e di acquisto, tramite listini generici e listini specifici di singoli clienti o fornitori, degli sconti applicati a clienti e da fornitori, delle varie confezioni in cui l'articolo può essere venduto, degli eventuali codici a barre (che, per lo stesso articolo, possono essere anche più di uno, anche in ragione dei diversi tipi di confezione), ed altre informazioni;
    • tramite l'inserimento di documenti di magazzino, effettuare i carichi e gli scarichi, a sole quantità e/o a quantità e valori, in base alle bolle/fatture d'acquisto ed alle distinte/bolle/fatture di vendita o di consumo, anche distinti su più magazzini, depositi o negozi, con l'aggiornamento in tempo reale dell'esistenza, nonché dei progressivi di carico e scarico; in questa fase possono essere utilizzati strumenti per la lettura ottica dei codici degli articoli (penna ottica, CCD, ecc.)
    • memorizzare e gestire in automatico i listini dei vari fornitori per i soli prodotti trattati dall'azienda; controllare quindi la corrispondenza nel tempo dei prezzi concordati con il fornitore (attraverso un apposito programma di controllo fatture d'acquisto);
    • provvedere alla stampa in tempo reale di inventari valorizzati ( a prezzi medi di carico, ad ultimo costo di acquisto, a valori LIFO);
    • provvedere alla stampa di listini-prezzi (possono essere utilizzati fino a 999 diversi listini);
    • provvedere alla stampa di elenchi di prodotti invenduti nonché di elenchi di prodotti sottoscorta (in base a certi valori di scorta minima) con proposta dei quantitativi da e dei presumibili prezzi di acquisto (in base all'ultimo prezzo di acquisto per ciascun articolo);
    • produrre una serie indefinita di stampe, anche a contenuto statistico (per esempio: giacenze medie, indici di rotazione delle scorte, indici di copertura, percentuali di ricarico e di redditività medi, ecc.), con sistemi estremamente flessibili (è l'utente stesso a stabilire il contenuto e la forma del tabulato con le stampe parametriche e stampe parametriche predefinite).
    • visualizzare e stampare le schede di movimentazione dei vari articoli nei vari depositi/negozi (indicazione analitici dei vari carichi e scarichi ), cioè le scritture ausiliarie di magazzino previste dalla legislazione fiscale;
    • emettere e stampare automaticamente bolle di vendita, di reso a fornitori, di c/riparazione, c/visione, ecc, oppure inserire bolle di vendita già emesse con bollettario manuale;
    • emettere e stampare immediatamente e in automatico fatture accompagnatorie, fatture immediate e note di accredito;
    • emettere in automatico fatture differite riepilogative o non riepilogative, relative ad un certo periodo (tipicamente il mese, la quindicina, la settimana, ecc;)
    • contabilizzare automaticamente, cioè riportare in automatico nell'archivio di Prima nota e nei partitari e estratti conto dei vari conti interessati, le registrazioni relative alla fatturazione (immediata, accompagnatoria. e differita),; aggiornando contemporaneamente anche l'archivio delle scadenze ( questa funzione è disponibile solo se accanto al modulo di Gestione Vendite è installato anche il modulo di Contabilità Generale).

    NB : il modulo Magazzino/Vendite può intendersi come la somma di due distinti moduli denominati Vendite e Magazzino; normalmente essi sono installati contemporaneamente ; è tuttavia possibile installare solo il modulo vendite e non il modulo magazzino: in questo caso non sono disponibili alcune funzioni tipiche della gestione del magazzino, in particolare :

    • Stampa inventario
    • Aggiornamento progressivi di magazzino
    • Chiusura esercizio magazzino
    • Stampa schede di C/lavorazione
    • Stampa registro di C/Lavorazione
    • Stampa Rintracciabilità lotti
    • Gestione Progressivi definitivi articoli
    • Gestione Progressivi definitivi articoli/magazzino
    • Gestione Progressivi correnti articoli
    • Gestione Progressivi correnti articoli/magazzino
    • Gestione Storico Lifo
    • Gestione Progressivi definitivi lotti/commesse
  • Impostazione iniziale del modulo magazzino vendite

    La gestione del magazzino richiede la predisposizione delle tabelle e degli archivi utilizzati; essa può essere effettuata secondo il seguente ordine:

    1. Inserimento dei dati anagrafici dell'azienda, nella tabella Anagrafica Azienda
    2. inserimento della tabella dei codici IVA
    3. Inserimento della tabella dei pagamenti, delle zone, delle categorie, dei tipi di porto, dei vettori e spedizionieri, degli stati esteri e delle valute estere, classi sconto clienti, canali di vendita, valute estere, lingue straniere, classi sconto clienti, classi provvigioni clienti (se presente anche il modulo Agenti e Provvigioni)
    4. Inserimento della tabella dei gruppi contabili, delle classi e della tabella dei mastri; qualora non vi sia agganciato il modulo della contabilità, la prima può limitarsi a 2 gruppi (per esempio 1 = ATTIVITA, 2=PASSIVITA) e la seconda e terza tabella possono essere limitate ai due mastri clienti e fornitori (per es. classe 1 = CLIENTI classe 2 = FORNITORI mastro 101 = CLIENTI mastro 201 = FORNITORI )
    5. Inserimento della tabella delle numerazioni dei seguenti tipi di documento (dove di usa il termine bolla/bolle è da intendersi DDT)

      • bolle interne di magazzino
      • bolle ricevute
      • fatture ricevute
      • bolle emesse
      • fatture emesse
      • corrispettivi emessi
    6. Inserimento dei vari clienti e fornitori.

      N.B. per clienti si intende qui solo quei soggetti a cui viene (o può venire) emessa fattura o bolle, oppure da cui si può ricevere bolle o fatture. Prevedere anche un fornitore fittizio per i movimenti interni (es. 11019999 NS. STABILIMENTO )

    7. Inserimento della tabella delle causali di magazzino
    8. Inserimento della tabella magazzini/depositi/terzisti, e della tabella degli aspetti esteriori dei beni, delle banche, e dei tipi bolle/fatture
    9. Inserimento (eventuale) della tabella dei gruppi e dei sottogruppi merceologici
    10. Inserimento (eventuale) della tabella delle famiglie e dei tipi di promozione, nonché delle relazioni listini
    11. Inserimento della tabella personalizzazione acquisti e della personalizzazione vendite, nonché delle contropartite vendite/acquisto, e dei bolli
    12. Inserimento (eventuali) delle tabelle Marche, Approvvigionatori, Classi sconto articoli, Classi Provvigioni articoli, relazioni listini, tipi di promozioni, unità di misura (questa tabella è necessaria solo se si vuole pre-codificare le unità di miusra 
    13. se si vogliono gestire articoli a varianti, caricare la tabella dei tipi varianti
    14. Inserire i vari articoli nell'anagrafica degli articoli (ed es. nell'anagrafica articoli a varianti)
    15. effettuare stampe di controllo delle varie tabelle inserite, nonché degli anagrafici clienti, fornitori e articoli.
  • La gestione del modulo magazzino vendite

    La gestione del magazzino/vendite, una volta completata la fase di impostazione iniziale, si compone di 3 momenti :

    • la gestione corrente ( o gestione giornaliera )
    • le elaborazioni e le stampe periodiche
    • le elaborazioni e le stampe di fine esercizio.

    In particolare, la gestione corrente prevede :

    • la manutenzione delle tabelle e degli archivi predisposti nella fase di impostazione (per esempio, l'inserimento di nuove anagrafiche clienti e fornitori, di nuove causali di magazzino, di nuove numerazioni, ecc.)
    • la stampa di tabulati relativi ad informazioni contenute negli archivi anagrafici dei clienti, fornitori, articoli (es. stampe di listini, di dati statistici e progressivi venduto acquistato ecc., inventari in tempo reale, ecc..
    • l'inserimento delle bolle e delle fatture emesse e ricevute (nonché degli altri documenti) relativi ai vari carichi e scarichi di magazzino
    • il controllo delle fatture differite di acquisto
    • la visualizzazione o la stampa di controllo delle bolle e fatture (cioè dei vari carichi e scarichi) inserite
    • la visualizzazione o la stampa delle schede di movimentazione degli articoli
    • la (eventuale) manutenzione dei listini e degli sconti sia generici che quelli relativi a clienti e fornitori, e relative stampe e visualizzazioni.

    Nelle stampe ed elaborazioni periodiche si comprendono :

    • la fatturazione differita delle bolle emesse
    • la stampa di inventari con una delle valorizzazione previste (LIFO, costo medio, ultimo costo ecc.)
    • la stampa di schede di movimentazione degli articoli, che rappresentano le 'scritture ausiliarie di magazzino' previste come scritture obbligatorie dal nostro regime fiscale per le aziende in contabilità ordinaria che abbiano più di 500 milioni di rimanenze e più di 2 miliardi di ricavi (escluse gran parte delle aziende che commerciano al dettaglio).

    Nelle elaborazioni di fine esercizio si enumerano :

    • aggiornamento dei progressivi articoli.
    • la chiusura di magazzino di fine esercizio
    • la cancellazione dei movimenti di magazzino (eventuale)
  • Magazzini e causali di movimentazione magazzini

    Due concetti sono particolarmente importanti per operare correttamente con il modulo ‘Gestione Magazzino’.

    Il primo, il concetto di Magazzino, si riferisce alla possibilità che le merci (materie prime, prodotti, ecc) dell’azienda possano trovarsi in luoghi geograficamente distinti, cioè in ‘magazzini’ diversi, e debbano essere controllati in modo centralizzato; oppure che debbano essere gestiti anche materiali non di proprietà dell’azienda stessa.

    Sotto il primo aspetto, una azienda potrebbe avere più depositi, dislocati anche su una area geografica notevole, e la necessità di conoscere, dalla sua sede, per ogni articolo , le giacenze presenti in ogni singolo deposito (per esempio, ai fini di programmare gli ordini di rifornimento). Potremmo allora avere per esempio, i segg. magazzini :

    Cod.Mag. Descrizione

    1 SEDE CENTRALE
    2 DEPOSITO DI PARMA
    3 DEPOSITO DI MODENA
    4 DEP.F.LLI ESPOSITO

    Sempre sotto questo aspetto, parte (rilevante o meno) delle merci o materiali dell’azienda potrebbero essere presso clienti in conto visione, o presso fornitori in conto riparazione od in conto lavorazione.

    Potremmo allora prevedere i sgg. magazzini :

    Cod.Mag. Descrizione

    5 NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO CLIENTI
    6 NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO FORN
    7 NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO FORN

    oppure, più analiticamente (qualora ne valesse la pena) :

    Cod.Mag. Descrizione

    7 NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO ROSSI
    8 NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO ALFA SPA
    9 NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO BIANCHI SRL
    10 NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO BETA SAS
    11 NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO VERDI SRL
    12 NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO GAMMA SPA

    Sotto il secondo aspetto, l’azienda potrebbe avere presso di se, merce di proprietà di clienti (in conto riparazione, in conto lavorazione) o di proprietà di fornitori (in conto visione) e la necessità di tenerne traccia contabile per controllarne i movimenti.

    Potremmo allora prevedere i sgg. magazzini :

    Cod.Mag. Descrizione

    15 MERCE DI FORN C/VIS. PRESSO DI NOI
    16 MERCE DI CLIENTI IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI
    17 MERCE DI CLIENTI IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI

    oppure, più analiticamente (qualora ne valesse la pena) :

    Cod.Mag. Descrizione

    17 MERCE DI GERIX IN C/VIS. PRESSO DI NOI
    18 MERCE DI FROX SPA IN C/VIS. PRESSO DI NOI
    19 MERCE DI WAFRA SAS IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI
    20 MERCE DI DRIX IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI
    21 MERCE DI ROSSI IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI
    21 MERCE DI NERI SPA IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI

    Per ogni combinazione magazzino/articolo, la procedura mantiene valori separati relativi ai cosiddetti progressivi.

    Essi sono : (i primi 5 sono i cosiddetti campi dinamici, in quanto si incrementano e decrementano con le varie operazioni di carico e scarico, mentre i successivi sono detti totalizzatori in quanto sono normalmente incrementati in base al tipo di carico o di scarico)

    1. esistenza (solo quantità)
    2. ordinato (fornitori e produzione) (quantità e valori)
    3. impegnato (clienti e produzione) (quantità e valori)
    4. prenotato (quantità e valori)
    5. da ordinare (quantità e valori) (non gestito)
    6. carichi da fornitore (acquisti) (quantità e valori)
    7. carichi da produzione (quantità e valori)
    8. altri carichi (quantità e valori)
    9. resi da clienti (quantità e valori)
    10. scarichi a clienti (vendite) (quantità e valori)
    11. scarichi a produzione (consumi) (quantità e valori)
    12. altri scarichi (quantità e valori)
    13. resi a fornitori (quantità e valori)
    14. giacenza iniziale (quantità e valori)
    15. carichi che incidono sul calcolo (quantità e valori) del costo medio (ai fini LIFO)

    Per ogni articolo, il programma mantiene invece complessivamente (come somma di tutti i magazzini):

    1. esistenza (solo quantità)
    2. ordinato (fornitori e produzione) (quantità e valori)
    3. impegnato (clienti e produzione) (quantità e valori)
    4. prenotato (quantità e valori)
    5. giacenza iniziale (quantità e valori)
    6. carichi che incidono sul calcolo (quantità e valori) del costo medio (ai fini LIFO)
    7. il valore dell’ultimo costo di acquisto (o valore di carico) e del penultimo,
    8. valore dell’ultimo prezzo di vendita (o valore di scarico),
    9. la data dell’ultimo carico e
    10. la data dell’ultimo scarico.

    è quindi possibile avere per esempio (limitiamo l’esempio ad alcuni campi soltanto) per articolo/magazzino :

    Art. 123 COCA COLA

    Cod.Mag. Descrizione Esist. Ord. Imp. Dt ult.car.
    1 SEDE CENTRALE 12 120 60 15/06/92
    2 DEPOSITO DI PARMA 650 0 0 14/03/92
    3 DEPOSITO DI MODENA 0 200 5 18/07/91
    4 DEP.F.LLI ESPOSITO 0 0 0 00/00/00

    Inserendo i vari documenti di carico e di scarico (bolle e fatture ricevute ed emesse, inventari, ecc.) i vari progressivi (e gli altri campi) relativi ad ogni combinazione articolo/magazzino e per ogni articolo vengono aggiornati in base alle indicazioni contenute nelle Causali di magazzino (o Causali di movimentazione del magazzino).

    Le causali definiscono infatti le varie modalità di caricare o scaricare i singoli articoli (sui singoli magazzini), ovvero il tipo di carico o scarico, in quanto in esse sono riportate le informazioni che permettono alla procedura di aggiornare i vari progressivi.

    Diamo qui una serie di regole generali nella formazione delle causali di magazzino:

    • si intendono causali di carico tutte quelle che riportano il simbolo ‘+’ (=incrementa) nel campo ‘Esistenza’; si intendono invece causali di scarico quelle che riportano il simbolo ‘-’ (=decrementa) nel campo ‘Esistenza’; esistono poi causali neutre (che non implicano cioè nessun carico e nessuno scarico) che riportano (No) nel campo ‘Esistenza’
    • tra le causali di carico vi sono alcune causali i cui movimenti debbono essere presi in considerazione ai fini del calcolo del costo medio (ai fini poi della valorizzazione finale del magazzino secondo i criteri LIFO o costo medio), e causali invece di carico i cui movimenti non debbono essere presi in considerazione a tale scopo : un esempio del primo tipo è la causale ‘ACQUISTO’, un esempio del secondo tipo è la causale ‘CARICO DA ALTRO DEPOSITO’ che non deve prevedere nessun tipo di variazione sul costo medio del prodotto. Le causali del primo tipo debbono avere il simbolo ‘+’ (o ‘-’, se in rettifica) sul campo Valorizzazione; quelle del secondo tipo debbono avere invece il carattere (No) in tale campo.
    • si distinguono causali semplici dalle causali doppie: le prime vengono utilizzate per movimentare (scaricare o caricare) un solo magazzino alla volta : per esempio la causale ACQUISTO o la causale VENDITA provvedono semplicemente a caricare o scaricare il prodotto sul magazzino indicato. Le seconde invece vengono utilizzate per movimentare contemporaneamente due magazzini (sullo stesso articolo), normalmente il primo in carico e l’altro in scarico (o viceversa) : sono quelle che sottintendono un trasferimento di un prodotto da un magazzino (o deposito) all’altro come per esempio CARICO DA ALTRO DEPOSITO e SCARICO AD ALTRO DEPOSITO. Per ottenere una causale doppia occorre predisporre due causali semplici (una di carico e una di scarico) ed ‘agganciarle’ tra loro indicando nel campo Causale secondaria di ciascuna di esse il codice causale relativo all’altra

    Nel paragrafo che segue viene esposto più chiaramente la relazione esistente tra magazzini e causali, con degli esempi di documenti di carico e di scarico.

  • La gestione di carichi e scarichi di magazzino

    L’inserimento dei vari carichi e scarichi di magazzino (cioè dei vari documenti di magazzino) avviene sulla base dei documenti che comprovano tali movimenti:

    • le bolle e le fatture emesse per vendite, conto visione, conto riparazione, trasferimenti ad altri depositi e/o terzisti, conto lavorazione, ecc.
    • le bolle e le fatture ricevute, per merce acquistata, avuta in conto visione, conto riparazione, trasferimenti a qualsiasi titolo da altri depositi e/o terzisti, conto lavorazione, ecc.
    • documenti che sottintendono una trasformazione di materiali in Prodotti finiti o semilavorati (documenti di Carico da produzione) per lavorazioni eseguite internamente o da terzista
    • documenti di trasferimenti e lavorazione interni (bolle di lavoro, bolle di prelievo materiali, ecc.)
    • inventari iniziali.

    Occorre innanzitutto distinguere tra documenti che riguardano movimenti (carichi o scarichi) che interessano un solo magazzino, documenti che riguardano trasferimenti tra un magazzino (o deposito, o terzista) ed un altro, e (terzo caso) documenti che riguardano due magazzini ma su articoli diversi (documenti di carico da produzione).

    Nel primo caso, il più semplice, avremo :

    - nel caso di carico
    - un soggetto che ha emesso il documento (cliente o fornitore)
    - un magazzino da caricare
    - una causale di carico

    esempio : bolla di acquisto
    mittente : 110001 ROSSI (fornitore)
    magazz. : 1 MAGAZZINO CENTRALE
    causale : 10 ACQUISTO

    - nel caso di scarico
    - un soggetto che riceve il documento (cliente o fornit.)
    - un magazzino da scaricare
    - una causale di scarico

    esempio : bolla di vendita
    destinat. : 040001 BIANCHI (cliente)
    magazz. : 1 MAGAZZINO CENTRALE
    causale : 20 VENDITA

    Nel secondo caso avremo invece :

    - un soggetto che emette o riceve il documento (cliente o fornitore)
    - un magazzino da caricare
    - un magazzino da scaricare
    - una causale di carico agganciata ad una causale di scarico (o viceversa)

    esempio 1 : bolla di trasferimento di merce dal magazzino centrale al deposito periferico di Forlì
    destinat. : 040005 DEPOSITO DI FORLì (codificato come cliente o come fornitore )
    magazz.scar. : 1 MAGAZZINO CENTRALE
    causale : 45 SCARICO A MAGAZZINO (che ha come causale secondaria la 46 = CARICO DA MAGAZZINO)
    magazz.car. : 2 DEPOSITO DI FORLì

    esempio 2 : bolla di trasferimento di merce dal deposito di Forlì al magazzino centrale.
    mittente : 040005 DEPOSITO DI FORLì (codificato come cliente o come fornitore )
    magazz.car. : 1 MAGAZZINO CENTRALE
    causale : 46 CARICO DA MAGAZZINO (che ha come causale secondaria la 45 = SCARICO A MAGAZZINO )
    magazz.scar. : 2 DEPOSITO DI FORLì

    esempio 3 : bolla di trasferimento di merce dal terzista Rossi al terzista Bianchi.
    mittente : 110007 ROSSI (Fornitore)
    magazz.car. : 3 TERZISTA BIANCHI
    causale : 56 CARICO IN C/LAVORAZIONE (che ha come causale secondaria la 55 = RESO C/LAVORAZIONE)
    magazz.scar. : 4 TERZISTA ROSSI

    Nel terzo caso avremo invece :

    - un soggetto che emette il documento (fornitore-terzista o fornitore-fittizio NS STABILIMENTO)
    - un magazzino da caricare di Prodotti Fin o semilavorati
    - un magazzino da scaricare di Materie prime o semilavorati
    - una causale di carico per i primi
    - una causale di scarico per i secondi

    esempio 1 : bolla di ricevimento di semilavorato da terzista
    mittente : 011010005 ISMES IMPIANTI
    magazz.car. : 1 MAGAZZINO CENTRALE (magazzino principale)
    causale car. : 60 CARICO DA PRODUZIONE
    magazz.scar. : 2 ISMES C/LAV. FORN. (detto anche magazzino impegni prod.)
    causale scar. : 61 SCARICO A PRODUZIONE (detta causale scar. produzione)

    esempio 2 : bolla interna di versamento PF da completamento lavorazioni interne
    mittente : 011019999 NS. STABILIMENTO
    magazz.car. : 1 MAGAZZINO CENTRALE (magazzino principale)
    causale car. : 60 CARICO DA PRODUZIONE
    magazz.scar. : 1 MAGAZZINO CENTRALE (detto anche magazzino impegni prod.)
    causale scar. : 61 SCARICO A PRODUZIONE (detta causale scar. produzione)

  • I vari tipi di documenti gestiti nel modulo magazzino vendite

    Friendly classifica i vari tipi di documenti che interessano la gestione del magazzino e delle vendite in :

    • Bolle ricevute : tutti i documenti ricevuti da fornitori o clienti (es. bolle di acquisto, di reso, di c/riparaz. O c/visione o c/deposito, ecc.) che non siano considerabili come fatture
    • Fatture immediate/accompagnatorie ricevute : le fatture emesse da fornitori non a fronte di bolle precentemente la loro emesse
    • Fatture differite ricevute : le fatture emesse da fornitori a fronte di bolle precedentemente da loro emesse
    • Note di accredito ricevute : le note di accredito emesse da fornitori nei ns. confronti a fronte o non a fronte di ns. bolle emesse di reso
    • Bolle emesse : tutti i documenti emessi nei confronti di fornitori o clienti (es. bolle di vendita, di reso a fornitore, di c/riparaz. O c/visione o c/deposito, ecc.) che non siano considerabili fatture
    • Fatture immediate emesse : le fatture da noi emesse non a fronte di bolle precentemente emesse, con o senza dati accomapagnatori (dati relativi a DDT come vettore, ecc.))
    • Note di addebito emesse : le fatture da noi emesse non a fronte di bolle precentemente emesse, per rettifiche, ecc.
    • Fatture differite emesse : le fatture da noi emesse a fronte di bolle precedentemente emesse
    • Note di accredito emesse : le note di accredito emesse da noi nei confronti di clienti a fronte o non a fronte di loro bolle di reso
    • Corrispettivi emessi : documenti di vendita valorizzati (contengono cioè prezzi e importi) che non possono considerarsi né bolle nè fatture emesse (tipicamente servono a rappresentare le vendite al minuto per i beni, le ricevute fiscali emesse, per i servizi prestati.
    • Bolle interne : qualsiasi movimento di magazzino (o tra magazzini) che non è rappresentato da un documento ufficiale, ma per lo più da un documento interno. Per es. l'inventario iniziale di magazzino, oppure le bolle di prelievo di materiale dal magazzino per il loro uso in produzione (qualora non si usi il sistema che prevede la creazione di appositi documenti di carichi da produzione e delle note di prelievo per la produzione), rettifiche inventariali, ecc. ecc.
    • Note di accredito differite emesse : per riepilogare ddt ricevuti da clienti per resi
    • Note di accredito differite ricevute : per riepilogare documenti ricevuti da fornitori a fronte di nostri resi

    Questi documenti (escluse le fatture/note di accredito differite emesse e ricevute) vengono emessi o registrati normalmente con il programma Gestione Documenti di magazzino. Usano per lo più causali di carico o di scarico, e quindi rappresentano le entrate ed uscite (a quantità e valori) dal magazzino per ciascun articolo/magazzino.

    Le fatture differite emesse e ricevute vengono invece emesse/registrate con le funzioni Fatturazione Differita e Fatturazione differita interattiva e non aggiungono informazioni di magazzino (se non i prezzi in alcuni casi), in quanto servono a dichiarare fatturate le bolle a cui si riferiscono e generare un riferimento riepilogativo di uno o più documenti di origine (bolle emesse o bolle ricevute) per l'eventuale contabilizzazione e trattamento unitario ai fini delle provvigioni, delle scadenze/effetti, ecc…

    Le note di accredito differite emesse e ricevute vengono trattate come documenti riepilogativi, alla stregua di fatture differite emesse e/o ricevute a livello di magazzino, mentre in contabilità sono viste come note di accredito emesse/ricevute. In particolare per note di accredito differite emesse, visto che sul cartaceo vanno riportati gli estremi dei documenti ricevuti da clienti, nei DDT ricevuti intestati al cliente vanno indicati gli estremi del documento nei campi partita, in questo modo nella stampa verrà riportato 'Riferimento Vs. DDT n° …'. Per gestire questi documenti i programmi sono stati modificati solo in NET, i rispettivi componenti in Classic start non supportano questi tipi di documenti, anche se possono comunque essere utilizzati per tutti gli altri tipi di documenti.

    Quando viene modificato/cancellato un documento di magazzino già finito in documento riepilogativo (fattura differita emessa, fattura differita ricevuta, nota di accredito differita emessa, nota di accredito differita ricevuta, fattura ricevuta fiscale differita), viene memorizzato sulla testata della fattura differita (tm_flagiva_1 = 'S'). In questo modo sarà possibile identificare le fatture che dovranno essere rielaborate perché contenenti DDT modificati. I programmi di contabilizzazione documenti, stampa documenti di magazzino, fatturazione differita e generazione provvigioni controllano e bloccano/avvisano (a seconda dei casi) se durante la stampa/elaborazione incontrano fatture da rielaborare.

    La disponibilità generica di un prodotto/merce/materiale è definita come

    disponibilità = esistenza + ordinato – impegnato

    dove

    • esistenza : quantità fisicamente presente in magazzino
    • ordinato : totale delle quantità in ordine a fornitori e in ordini di produzione
    • impegnato : totale delle quantità in impegni da clienti e in impegni di produzione

    La disponibilità generica può anche essere negativa in un determinato momento (significa che dobbiamo procedere all'emissione di ordini a fornitori o all'acquisto immediato di merce per far fronte alle richieste di mercato o di produzione); la disponibilità netta d'altra parte invece non può mai, a rigor di logica, essere negativa (significherebbe che abbiamo accantonato/prenotato del materiale per quantitativi superiori a quelli fisicamente presenti in magazzino !!!).

    Per fare un quadro completo dei flussi dei documenti di magazzino occorre anche introdurre i documenti gestiti dalla gestione ordini. Essi sono :

    1. Preventivi (o richiesta di preventivo da parte di un cliente o da parte ns. nei confronti di un fornitore)
    2. Impegni clienti (o ordini ricevuti da clienti e da noi confermati)
    3. Ordini fornitori (ordini da noi emessi nei confronti di ns. fornitori)

    Uno schema completo di gestione di documenti nei confronti di clienti è il seguente (a fianco la funzione di menù che consente l'operazione ) :

    1. emissione di un preventivo (gestione ordini : nuovo preventivo) su richiesta del cliente
    2. ricevimento dell'ordine da parte del cliente e registrazione in archivio ( gestione ordini: nuovo impegno cliente)
    3. emissione fattura differita (Fatturazione differita: nuova fattura)

    Uno schema completo di gestione di documenti nei confronti di fornitori è il seguente (a fianco la funzione di menù che consente l'operazione ) :

    1. Emissione ordine al fornitore (gestione ordini : nuovo ordine)
    2. ricevimento merce dal fornitore (gestione documenti: nuova bolla ricevuta )
    3. ricevimento fattura differita da fornitore (gestione fatturazione differita interattiva/controllo fatture: nuova fattura)
  • L’apertura della contabilità di magazzino nel primo esercizio

    Nel primo esercizio di utilizzo della procedura Friendly, qualora si voglia gestire appieno una contabilità di magazzino, registrando tutti i carichi e scarichi per poter avere sempre le esistenze (ed i relativi valori) aggiornate, occorre predisporsi ad effettuare alcune operazioni indispensabili.

    Occorre innanzitutto avere eseguito un inventario ad un determinato momento (di solito alla fine del precedente esercizio) : l’inventario di magazzino può derivare dalla stampa delle esistenze effettuata con la procedura utilizzata in precedenza oppure può essere il risultato di una operazione di conta fisica. L’importante è che contenga per ogni articolo sia l’esistenza (quantità) in quel momento sia il valore di tale esistenza (cioè il valore complessivo attribuito, LIFO o non LIFO, alla esistenza di quell’articolo, ed il costo unitario medio di quelle esistenze). Per esempio, un inventario al 31/12/91 potrebbe apparire come segue :

    Articolo Descrizione Esist. Valore Pr.medio un.
    111 DIXAN LIQUIDO 12 12000 1000
    222 SPIC & SPAN POLV. 23 46000 2000
    245 VEDOCHIARO 102 51000 500
    ....... ............... ... ..... ...

    Qualora poi siano disponibili, occorrerebbero (per poter eseguire future valorizzazioni corrette in base al criterio LIFO ) per ogni articolo anche i dati relativi agli inventari eseguiti al termine degli esercizi precedenti l’ultimo (in particolare la quantità esistente alla fine dell’Esercizio, il valore fiscale attribuito a tale giacenza, l’incremento eventualmente verificatosi nell’anno rispetto all’anno precedente, nonché il prezzo medio di tale incremento .

    Per esempio :

    Articolo Descrizione data inv. Esist. Valore Icrem. Prezzo m/anno
    111 DIXAN LIQUIDO 31/12/90 10 9000 +5 1000
    31/12/89 5 4000 +4 825
    31/12/88 1 700 1 700
    222 SPI & SPAN POLV 31/12/90 20 38000 +10 1900
    31/12/89 10 19000 10 1900
    ....... ............... ......... ... .......

    Una volta predisposte queste informazioni, occorre procedere come segue :

    1. Eliminare le eventuali prove effettuate in precedenza (se non sono state eseguite precedenti prove, passare al punto 2.) Le prove possono essere eliminate con l’apposita funzione ‘Elimina Dati ‘ di Gestione Aziende-Database.
    2. Inserire una o più bolle di carico di tipo Bolla interna, utilizzando il programma Gestione documenti Magazzino con una causale ‘INVENTARIO INIZIALE’ (oppure ‘GIACENZE INIZIALI’) ed un cod. conto. che sarà un fornitore fittizio (anche 11019999 = NS STABILIMENTO). In ogni riga di tale (o tali) bolla/e sarà rappresentata una riga dell’inventario iniziale di magazzino predisposto in precedenza (cod. articolo, esistenza e costo medio unitario) e di cui sopra.

      N.B.: la causale ‘INVENTARIO INIZIALE’ dovrà contenere i seguenti modificatori : (vedi ‘Causali di Magazzino’)

      esistenza +
      giac. iniz. +
      ultimo costo S
      data ult.car. S

    3. Inserire, qualora siano disponibili, le giacenze riportate negli inventari di magazzino degli anni precedenti, utilizzando l’apposito programma Gestione Valori Lifo Anni precedenti

    N.B.: Non è necessario eseguire le operazioni 2 e 3 prima di ogni altra registrazione di documenti di magazzino : poiché tra l’altro tali operazioni comportano spesso un lavoro abbastanza impegnativo in termini di tempo, essi possono essere eseguiti anche in maniera diluita nel tempo; nel frattempo possono essere registrati senza alcun problema i documenti relativi ai carichi e agli scarichi che si verificano giornalmente : unico inconveniente (se così si può chiamare) è che fintanto che non avremo completato i punti 2 e 3, le esistenze di magazzino non saranno aggiornate. L’importante è che i documenti inseriti come scarichi e scarichi giornalieri siano successivi alla data a cui si riferisce l’inventario di partenza !

  • Le stampe fiscali del modulo magazzino vendite

    Per chi è tenuto all'obbligo delle scritture ausiliarie. di magazzino (per chi cioè ha superato per almeno due anni consecutivi i 2 miliardi di fatturato e i 500 milioni di rimanenze di magazzino), detto obbligo può essere adempiuto con la funzione Stampa schede Articoli chiedendo la stampa 'per Articolo'.

    Poiché la legge prevede un termine di aggiornamento di 60 giorni per le scritture di magazzino, si consiglia di effettuare la stampa di dette schede mensilmente oppure al massimo ogni 60 giorni (o comunque in base al consiglio del proprio consulente commercialista).

    Per legge la stampa delle schede art. può avvenire anche su carta semplice (non vidimata nè numerata progressivamente, come invece è obbligatorio per libro giornale di contabilità e registri iva). L'operazione della stampa delle schede articoli, non implica alcun aggiornamento, per cui può sempre essere rifatta in ogni momento. L'utilizzatore dovrà perciò fare attenzione a non modificare bolle di carico o di scarico i cui movimenti siano già stati stampati sulle schede articoli tenute quali scritture ausiliarie obbligatorie di magazzino! (o qualora tali modifiche fossero necessarie, dovrà provvedere, nel rispetto dei termini di legge, a ristampare le schede articolo del periodo interessato dalle variazioni).

    Un altra stampa utile ai fini fiscali (utile anche per chi non è tenuto alle scritture obbligatorie di magazzino, ma ha pur sempre l'onere di valorizzare le rimanenze a fine esercizio) è la Stampa Inventario Lifo : essa consente di determinare in ogni momento il valore delle rimanenze di magazzino secondo il criterio più utilizzato ammesso dalla amministrazione fiscale : il cosidetto Lifo storico o Lifo a scatti. Viene infatti prodotto un tabulato che contiene tutti gli elementi che concorrono alla valutazione secondo suddetto criterio. Tale tabulato può costituire l'allegato al bilancio d'esercizio, riportato sul libro degli inventari oppure semplicemente conservato su carta semplice (come consiglia il vostro commercialista).

  • Le elaborazioni periodiche e di fine esercizio del modulo magazzino vendite

    Qualora il vostro elaboratore sia dotato di un disco fisso non sufficiente a contenere tutti i movimenti di magazzino che si verificano in un esercizio, vi troverete nella necessità di eliminare periodicamente parte dei movimenti di magazzino che avrete in archivio, al fine di liberare spazio sul Vs. disco fisso.

    A tal scopo occorre eseguire le seguenti operazioni :

    1. decidete fino a che data vorrete cancellare i movimenti che avete in archivio (per es. 31/3/2013)
    2. provvedete, se non lo avete fatto, (e se vi interessa) alla stampa delle schede articoli fino a tale data (se disponete anche dei moduli fatturazione e agenti/provvigioni dovrete anche eseguire la fatturazione delle bolle ancora da fatturare a tale data, la generazione delle provvigioni nonchè eventualmente la contabilizzazione delle fatture)
    3. eseguite un aggiornamento progressivi di magazzino fino a tale data
    4. eseguite una cancellazione documenti di magazzino sempre fino alla data prescelta.

    A fine esercizio si verifica un periodo in cui è necessario lavorare su movimenti di magazzino dell'anno appena trascorso e nello stesso tempo registrare i nuovi movimenti di magazzino (di competenza del nuovo esercizio). Questo è possibile indicando al momento della registrazione del carico o dello scarico l'anno di competenza.

    Vi sono però una serie di operazioni tipiche da fare una volta che si possano considerare chiuse le registrazioni di magazzino relative all'esercizio precedente. Tali operazioni sono le seguenti:

    1. provvedete, se non lo avete fatto, (e se vi interessa) alla stampa delle schede articoli fino alla data di chiusura del precedente esercizio
    2. eseguite un aggiornamento progressivi di magazzino fino a tale data
    3. eseguite una stampa inventario lifo con la scelta Tipo elaborazione alla data ultimo aggiornamento solo merce propria e con l'opzione inventario finale (Attenzione ! : i valori delle esistenze riportati da questa stampa saranno quelli che verranno riportati a nuovo con l'operazione indicata al punto 4, a meno che non si intervenga sui progressivi definitivi articoli su singoli articoli per variare il valore attribuito alla giacenza finale e la sigla che evidenzia il metodo di valorizzazione applicato, come descritto più avanti )
    4. eseguite poi una Chiusura esercizio magazzino: tale operazione provvede a :

       

      • riportare la giacenza iniziale risultante nell'esercizio trascorso nell'archivio dello storico lifo delle giacenze
      • riportare l'esistenza finale del precedente esercizio come giacenza iniziale dell'esercizio in corso (il nuovo esercizio)
      • risistemare tutti i totalizzatori sui progressivi correnti articoli in base alle sole registrazioni di competenza del nuovo esercizio
      • riazzerare i progressivi definitivi articoli, lasciando in essi solo la giacenza iniziale all'inizio del nuovo esercizio.
    5. eseguite una cancellazione documenti di magazzino sempre fino alla data di chiusura dell'esercizio, solo qualora però vogliate eliminare i movimenti dell'anno precedente, per esempio perché desiderate recuperare spazio su disco.

       

      N.B.: per eseguire questa operazione il programma ha bisogno di un certo spazio, quindi occorre decidere in tempo per tale operazione, non procedere solo al momento in cui non vi sia più spazio disponibile sul disco del elaboratore.

    Una variante al procedimento sopra descritto, prevede la possibilità di operare modifiche ai valori di magazzino attribuiti con l'operazione n. 3 . Infatti prima dell'operazione 4 (Chiusura esercizio magazzino) è possibile su singoli articoli modificare il valore attribuito alla giacenza finale con il seguente procedimento :

    • Con gestione Progressivi Definitivi Articoli (nelle Utility di Gestione Magazzino) sugli articoli da svalutare modificare (nella cartella Magazzini Merce Propria) il campo Valore esistenza ed il campo Tipo valorizzazione .
    • alla fine di tutte le rettifiche, eventualmente, ristampare l'inventario di magazzino con i valori così rettificati richiedendo la scelta Tipo elaborazione alla data ultimo aggiornamento , solo merce propria e con valorizzazione come dainventario finale

    L'effetto di queste operazioni è che la chiusura dell'esercizio di magazzino porterà a nuovo il valore modificato come valore della giacenza iniziale.

  • La gestione prezzi, sconti e provvigioni

    La gestione di prezzi e sconti differenziati per singoli clienti o per categorie di clienti e per singoli prodotti o categorie di prodotti, può essere effettuata tramite i seguenti strumenti :

    Per quanto riguarda i prezzi (essi sono gestiti dal programma di gestione anagrafica articoli):

    1. listini generici (applicati a tutti i clienti) massimo 999 listini (denominati listino 1, listino 2 , ecc.)
    2. listini particolari (applicati a singoli clienti o da singoli fornitori)

    Per quanto riguarda gli sconti :

    • dal programma di gestione anagrafica articoli, per ciascun articolo è possibile indicare

      1. sconti generici (applicati a tutti i clienti)
      2. sconti per classi di sconto clienti/fornitori (applicati a determinate categorie di clienti)
      3. sconti per singolo cliente (applicati solo a singoli clienti o da singoli fornitori)
    • dal programma di gestione anagrafica clienti/fornitori per ciascun cliente è possibile indicare:

      1. sconti generici (applicati su tutti gli articoli)
      2. sconti per classi di sconto articoli (applicati a determinate categorie di clienti)
      3. sconti per singolo articolo (applicati solo per singoli prodotti) (corrispondono al punto 3, visto però dall'anagrafica del cliente anziché dall'anagrafica dell'articolo)
    • dal programma Gestione sconti per classi di sconto clienti/articoli

      1. sconti per incrocio di classi di sconto clienti e classi di sconto articoli

    Nell'anagrafica di ciascun cliente (o fornitore) viene indicato il listino generico da applicare, ed a quale classe di sconto cliente/forn. appartiene. Nell'anagrafica di ciascun articolo viene inoltre indicato a quale classe di sconto articolo esso appartiene.

    I listini inoltre possono essere espressi in euro (cod. valuta 0) oppure in valuta estera (cod. valuta 1 oppure 2, ecc.).

    I listini possono rappresentare (come normalmente avviene) prezzi di cessione (cioè di acquisto, o di vendita): questi listini hanno cod. lavorazione = 0. Ma possono anche rappresentare prezzi di lavorazione applicati da terzisti (hanno un cod. lavorazione diverso da zero) per un certo tipo di lavorazione per quel determinato articolo (prezzo riferito all'unità di misura principale o al moltiplicatore prezzo/quantità se diverso da 1).

    Prezzi e sconti dipendono inoltre dal loro periodo di validità (avremo perciò il prezzo di listino 1 valido dal 1/6/2013 al 30/6/2013 ed il prezzo di listino 1 valido dal 1/7/2013 in poi ), e da eventuali promozioni in essere in determinati periodi (sono contraddistinti dalla presenza di un codice tipo promozione )

    L' ordine delle priorità a livello di prezzi è il seguente:

    1. eventuale prezzo particolare per quella combinazione cliente/articolo (tenendo conto della valuta applicata e della validità del listino)
    2. (in mancanza) il prezzo di listino generico indicato sull'anagrafico del cliente e in testata del documento ( sempre tenendo conto della valuta applicata e della validità del listino)

    L' ordine delle priorità a livello di sconti di riga su una bolla o fattura (emessa o ricevuta) , è per default il seguente:

    1. (A) eventuale sconto particolare per quella combinazione cliente/articolo (tenendo conto della validità dello sconto)
    2. (B) eventuale sconto particolare per quella combinazione articolo/classe sconto cliente (sempre tenendo conto della validità)
    3. (C) eventuale sconto particolare per quella combinazione cliente/classe sconto articolo (sempre tenendo conto della validità)
    4. (D) eventuale sconto particolare per quella combinazione classe di sconto articolo/classe sconto cliente (sempre tenendo conto della validità)
    5. (E) eventuale sconto generico indicato nell'anagrafica dell'articolo (validità)
    6. (F) eventuale sconto generico indicato nell'anagrafica del cliente (validità)

    Annotazioni in calce :

    I 999 prezzi di listino (o i 999 listini, se si considerano gli articoli nella loro globalità) consentono di differenziare a livello di prezzi tra un massimo di 999 categorie di clienti ai fini dei prezzi da applicare (per esempio) :

    • il listino 1 potrebbe essere il listino applicato nella vendita dettaglio, ed essere comprensivo di IVA;
    • il listino 2 potrebbe essere riservato al commerciante dettagliante (colui che acquista da noi per rivendere al dettaglio) con prezzi non comprensivi di iva
    • il listino 3 potrebbe essere riservato al commerciante grossista con prezzi non comprensivi di iva

    e così via.

    I 999 listini possono essere utilizzati anche con altri significati; per esempio un listino potrebbe costituire il prezzo consigliato dal produttore, o il prezzo base ufficiale, oppure un prezzo di costo standard per i materiali (e le lavorazioni di terzisti) che entrano nella produzione. In quest'ultimo caso è bene indicare quale numero di listino si è scelti per rappresentare i costi standard ed indicarlo nella tabella personalizz. acquisti.

    Esistono due listini 'virtuali' non memorizzati nella tabella dei listini, ma possono essere usati per es. in testata di gestione ordini e gestione documenti, e sono :

    • il listino 0 (zero ) che corripsonde all'ultimo costo d'acquisto del prodotto/materia prima/articolo
    • il listino -2 (meno due) che corrisponde al prezzo medio di acquisto (dato dalla divisione del valore dei carichi per valorizzazione e la quantità dei carichi per valorizzazione; in mancanza di carichi dalla divisione del valore della giacenza iniziale per la quantità della giacenza iniziale)

  • La gestione con codici a barre

    La ricerca nell’automazione delle procedure per la gestione della contabilità di magazzino, in particolare per velocizzare le operazioni di registrazione dei vari carichi e scarichi, ha portato ad un largo uso dei cosiddetti codici a barre (secondo la terminologia originaria Barcode).

    Tramite un lettore ottico collegato alla tastiera dell’elaboratore ( o di un terminale) o ad un registratore di cassa ad esso collegato, è possibile leggere tali codici direttamente dalla confezione del prodotto da caricare o scaricare, evitando così di digitare il codice dell’articolo, ed evitando così anche la possibilità di errori.

    La procedura gestisce la possibilità di agganciare un numero indefinito di codici a barre a ciascun articolo (questo è possibile per esempio, con l’apertura di una apposita finestra con il tasto BARCODE nel programma di gestione dell’anagrafica articoli di magazzino) e quindi effettuare i carichi e gli scarichi di tali articoli, nel programma Gestione documenti di magazzino, anziché digitando il codice del prodotto, leggendo un barcode con un apposito lettore (CCD, penna ottica o scanner).

    N.B.: il campo Barcode nella griglia di inserimento del corpo di un documento di magazzino normalmente non appare. è necessario (e sufficiente) personalizzare la griglia (Vedi personalizzazione griglie) per visualizzare tale colonna ed utilizzarla come descritto sopra..

    La possibilità di avere più barcode per ogni articolo è stata resa disponibile per i seguenti motivi :

    • lo stesso prodotto può cambiare barcode sulla confezione a seconda dello stabilimento di produzione, o in base anche a variazioni puramente estetiche della confezione stessa;
    • lo stesso prodotto potrebbe essere caricato o scaricato in confezioni diverse: per esempio in pezzi singoli o in cartoni da 12 pezzi. In tal caso è necessario attribuire alle due diverse confezioni due diversi barcode.

    La procedura permette inoltre di attribuire, ai prodotti che sono sprovvisti di codice a barre sulla confezione, di codici interni generati automaticamente, sia secondo lo standard EAN-8 (cioè a 8 numeri) che secondo lo standard EAN-13 (13 numeri). Esiste infatti una apposita funzione nella finestra Barcode dell’anagrafica articoli che consente di generare tali codici.

  • Le Valorizzazioni del Magazzino

    Dettaglio valorizzazioni in Stampa inventario di magazzino

    Parliamo innanzitutto di valorizzazione dei carichi in acquisto .

    Spesso si richiede che il costo delle materie prime o delle merci acquistate sia determinato tenendo conto anche degli oneri accessori di diretta inputazione. Tali oneri possono essere oneri sostenuti dal fornitore ed esposti separatamente in fattura (es. spese di trasporto addebitate dal fornitore, spese di imballo, spese di incasso e di bolli) oppure, in particolare per le importazioni, spese sostenute dall’azienda ma pagate ad altri soggetti (spese doganali, spese di spedizione, ecc.). Nel primo caso sono oneri che entrano nel totale documento (la fattura d’acquisto) mentre nel secondo caso sono esterni al calcolo del totale documento.

    La procedura consente di inserire in Gestione Documenti sia gli uni che gli altri e di definire se essi debbono concorrere o meno (in modo proporzionale al valore di ciascuna riga del documento) alla valorizzazione in costo del materiale/merce acquistata. La definizione del criterio di trattamento delle spese addebitate dal fornitore in documento è stabilita con una apposita opzione di registro SpeseDaRipartire. I valori possibili per questa proprietà sono : 0 non considerarle (valore di default), 1 = considera solo spese di trasporto e di imballo nella valorizz. Di magazzino, 2 = considera tutte le spese (trasporto, imballo, incasso, bolli). I valori fuori dal totale documento (spese doganali, spese di spedizione ecc.) se indicati nel documento sono sempre ripartiti e quindi considerati ai fini delle valorizzazioni. ATTENZIONE !!! : per chi utilizza il modulo Intrastat sugli acquisti sin dalla rel. 4.0 e vuole mantenere il trattamento che il programma riservava alle spese di trasporto nelle versioni precedenti (cioè attribuzione al valore della merce per gli intra) occorre impostare la suddetta proprietà SpeseDaRipartire ad 1 (o a 2 ).

    Quando diciamo ‘ai fini delle valorizzazioni’ significa ai fini della determinazione del costo medio (o meglio dei carichi per valorizzazione e valore carichi per valorizzazione, di cui il costo medio è il risultato della loro divisione, costo medio che influisce a sua volta nelle valorizzazioni inventariali a costo medio, a costo medio globale, e a lifo), e nelle determinazione di un valore denominato ‘Costo ultimo + spese acc.’ che potrà essere in futuro utilizzato anch’esso per produrre inventari. è poi disponibile il valore ‘Ultimo costo’ che però considera solamente il costo puro della merce (il prezzo netto praticato dal fornitore).

    Per quanto riguarda invece la valorizzazione dei carichi da produzione, vedi Valorizzazione di magazzino su prodotti e semilavorati, nella parte dedicata a Distinta base e Produzione.

  • Gestione delle Ricevute Fiscali

    Per gestire le problematiche relative alle ricevute fiscali la procedura prevede 4 specifici tipi di documenti di magazzino :

    • Ricevuta Fiscale emessa (tipo ‘F’)
    • Riemissione Ricevuta Fiscale (tipo ‘I’)
    • Fattura/Ricevuta fiscale immediata (tipo ‘S’)
    • Fattura/Ric. Fisc. Differita (tipo ‘P’)

    I primi tre tipi di documenti sono gestiti con ‘Gestione Documenti di Magazzino’, il quarto con ‘Fatturazione differita’. I primi due tipi si appoggiano su apposito nuovo numeratore (tipo ‘F’) della tabella numerazioni; gli ultimi due su altro numeratore (denominato delle Fatture/Ric.Fiscali) (tipo ‘S’). Tali numerazioni debbono essere create preventivamente (così come per gli altri tipi di documenti di magazzino).

    Nel programma ‘Tabella Tipi bolle/fatture’ è possibile preimpostare apposite sottotipologie di documenti (da utilizzarsi per lo più con i nuovi tipi documento sopra indicati). In particolare è conveniente prevedere per esempio (il database prova.mdb fornito con la procedura contiene alcune di queste già impostate a titolo di esempio) settando gli appositi campi Segue/prestazioni_cessioni/Doc_di_acconto:

    RIC.FISC. CESSIONE DI BENI
    RIC.FISC. PREST.SERVIZI
    RIC.FISC. CESSIONE DI BENI SEGUE FATTURA
    RIC.FISC. PREST.SERVIZI SEGUE FATTURA
    RIC.FISC. CESSIONE DI BENI SEGUE FATTURA/RIC.FISC.
    RIC.FISC. PREST.SERVIZI SEGUE FATTURA/RIC.FISC.
    RIC.FISC. D’ACCONTO

    Se si debbono gestire casi di documenti di acconto (Ric.Fisc. di acconto o fatture immediate di acconto), nei tipi bolle/fatture che verranno usati per emettere il documento definitivo (bolla, fattura immedita, o ric. Fiscale o fatt/ric.fiscale), indicare nelll’apposito campo Documento d’acconto:’Chiude Documenti d’acconto’ (questo fa si che al momento della conferma del documento definitivo la procedura apra una finestra su eventuali doc. di acconto aperti per il cliente a cui il documento è intestato).

    Se i documenti debbono evidenziare prezzi ivati con (eventuale) scorporo nel piede spuntare naturalmente la casella ‘Scorporo in testata ‘.

    Occorre poi predisporre una serie di conti nel piano dei conti per gestire la contabilizzazione delle varie forme di ricevute fiscali e fatture/ric.fiscali. In particolare vanno previsti e poi indicati nella tabella Personalizzazione vendite :

    • Un anagrafico cliente fittizio (di tipo Cliente), es. 40109998 = Privato, per la emissione di documenti senza intestare il documento stesso oppure per intestare al volo il documento senza aprire ogni volta una anagrafica cliente nuova; questo cliente è bene sia gestito contabilmente non a partite né a scadenze (vedi campo Codice Conto Cliente Privato)
    • Un sottoconto per i crediti derivanti da ricevute fiscali non incassate (o per la parte non incassata di r.f. incassate parzialmente) relative a cessioni di beni; questo conto non può essere gestito contabilmente a scadenze
    • Un sottoconto per i crediti derivanti da ricevute fiscali non incassate (o per la parte non incassata di r.f. incassate parzialmente) relative a prestazioni di servizi; questo conto non può essere gestito contabilmente a scadenze
    • Un sottoconto per il debito relativo all’iva per ricevute fiscali non incassate relative a prestazioni di servizi; questo conto non può essere gestito contabilmente a scadenze

    Occorre poi predisporre una serie di causali contabili nell’apposita tabella, anch’esse necessarie per gestire la contabilizzazione delle varie forme di ricevute fiscali e fatture/ric.fiscali. In particolare vanno previsti e poi indicati nella tabella Personalizzazione vendite : (vedi anche qui prova.mdb causali 151-158)

    • Una causale per le ricevute fiscali totalmente incassate relative a cessioni di beni (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)
    • Una causale per le ricevute fiscali parzialmente incassate relative a cessioni di beni (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)
    • Una causale per le ricevute fiscali non incassate relative a cessioni di beni (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)
    • Una causale per la riemissione di ricevute fiscali relative a cessioni di beni (deve essere una causale non iva)
    • Una causale per le ricevute fiscali totalmente incassate relative a prestazioni di servizi (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)
    • Una causale per le ricevute fiscali parzialmente incassate relative a prestazioni di servizi (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)
    • Una causale per le ricevute fiscali non incassate relative a prestazioni di servizi (deve essere una causale non iva)
    • Una causale per la riemissione di ricevute fiscali relative a prestazioni di servizi (deve essere una causale iva che indirizza il registro Corrispettivi)

    Le ric. Fiscali di acconto sono trattate come ric. Fiscali totalmente incassate in quanto cambia solo la contropartita di riga corpo (un debito anziché un ricavo).

    La gestione documenti è stata implementata per gestire i documenti di acconto ( un documento di acconto può avere una sola riga , un solo codice iva, una sola contropartita, nessun tipo di spese accessorie o bolli, abbuoni e tot. Omaggi a zero, e deve essere indicato incassato=totale documento); un documento che chiude (totalmente o parzialmente) uno o più documenti di acconto contiene righe di corpo aggiuntive (con cod. articolo D) con segno negativo e riferimenti (su ciascuna riga) al documento di acconto che viene chiuso. La chiusura dei documenti di acconto avviene selezionando righe da apposita finestra-zoom (CTRL+W) su doc. di acconto aperti (un po’ come l’evasione di ordini).

    Le riemissioni debbono avere sempre Totale pagato=totale documento .

    I vari tipi di ric. fiscali vengono identificati nel modo che segue (e così sono descritte nel report di esempio fornito con la procedura) :

    Tipologia Criteri di identificazione
    1 – RF totalm.incassata (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e tot.pagato = (tot.doc – omaggi) e tipo bolla fattura non doc. acconto
    2 – RF parz. incassata (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e tot.pagato < (tot.doc – omaggi) e totale pagato <> 0 (seguirà riemissione)
    3 – RF non incassata (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e totale pagato = 0 e tipo bolla fattura non segue documento (seguirà riemissione)
    4 – RF non incassata segue fattura /RF (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e totale pagato = 0 e tipo bolla fattura segue fattura /r.f.
    5 – RF non incassata segue fattura (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e totale pagato = 0 e tipo bolla fattura segue fattura
    6 – RF Corrisp. Non determinato (tot. Doc. – tot. Omaggi )=0 e tipo bolla fattura non segue documento
    7 – RF Corrisp. Non determinato Segue fattura (tot. Doc. – tot. Omaggi )=0 e tipo bolla fattura segue fattura (o fatt./RF)
    8 – RF d’acconto (Tot. Doc. – tot. Omaggi)<> 0 e tot.pagato = (tot.doc – omaggi) e tipo bolla fattura doc. di acconto

    Per l’inserimento del nome indirizzo e cod. fiscale di un cliente al volo, CTRL+T (menù file); per l’indicazione del numero fiscale attribuito dal tipografo utilizzare il campo Riferimento.

    Per le stampe sono disponibili i seguenti reports di partenza :

    Tipo documento Nome report
    Ric. fiscale (e riemiss.) in lire BSVERIFI.RPT
    Ric. fiscale (e riemiss.) in lire con scorporo BSVERIFC.RPT
    Ric. fiscale (e riemiss.) in valuta <> 0 BSVERIFV.RPT
    Fatt/Ric. fiscale in lire BSVEFRFI.RPT
    Fatt/Ric. fiscale in lire con scorporo BSVEFRFC.RPT
    Fatt/Ric. fiscale in valuta BSVEFRFV.RPT
    Fatt/Ric. fiscale differita in lire BSVEFRFD.RPT
    Fatt/Ric. fiscale differita in lire con scorporo BSVEFRDC.RPT
    Fatt/Ric. fiscale differita in valuta BSVEFRDV.RPT

    Il programma fatturazione differita permette ora di selezionare DDT, Ric.Fiscali o entrambe per emettere Fatture differite o Fatture/RF differite . Consente inoltre di selezionare anche in base al filtro ‘Periodo di fatturazione’ dell’anagrafica clienti e considera solo i documenti il cui tipo bolla/fattura è congruente con il tipo di fattura differita da generare.

    Il programma contabilizz. documenti provvede a contabilizzare i vari tipi di documenti secondo la tipologia e il tipo (cessione o prestazione di servizio). Quando si contabilizzano ricevute fiscali e riemissioni, indicare sempre ‘Contabilizza Anche incassi e pagamenti associati’ . Una particolarità: se il documento da contabilizzare è intestato al cliente generico (privato), la parte incassata viene registrata direttamente sul conto Cassa (indicato in tabella personalizzazione vendite), mentre nel caso di documento intestato a cliente specifico, viene prima registrato sul conto-cliente e poi effettuata una ulteriore registrazione Cassa a Cliente. La parte non incassata di una ricevuta fiscale viene sempre registrata non sul cliente ma sul conto ‘Credito per r.f. non incassate cessioni’ o ‘Credito per r.f. non incassate prestaz. di servizi’ indicati sempre in tabella personalizzazione vendite.

    La Riemissione della R.F. (che va a prendere i dati dalle R.F. non incassate o parzialmente incassate), è ottenuta da Gestione Documenti inserendo un Nuovo documento di tipo Riemissione RF, indicando il cliente e nel menù Testata| Ricevute fiscali da riemettere: il programma seleziona le sole RF (non totalmente incassate) relative alla cessione di beni, qualora il tipo bolla/fattura della Riemissione corrente indica la cessione di beni, seleziona le sole RF (non totalmente incassate) relative alla prestazione di servizi qualora il tipo bolla/fatura della Riemissione corrente indica la prestazione di servizi.

    I programmi Fatturazione differita e Fatturazione differita interattiva , oltre che supportare l’emissione/inserimento di Fatture differite (normali) anche la generazione/inserimento di Fatture-Ricevute Fiscali Differite.

  • Unità di misura e prezzi

    In alcuni settori merceologici si pone il problema di dover gestire a magazzino (giacenze, disponibilità, ecc…) certi materiali (e/o certi semilavorati) con una unità di misura che è diversa poi dall’unità di misura utilizzata dal fornitore per la applicazione dei prezzi in fattura (o dal terzista per la fatturazione di lavorazioni esterne).

    Per esempio barre metalliche (ferro, alluminio, ecc…) vengono spesso gestite a magazzino in metri lineari (ML) oppure a pezzi (PZ) ma il fornitore le fattura a peso (KG). Idem per certe lavorazioni; per esempio un terzista che fa lavori di anodizzazione fattura il suo lavoro in (KG) anche se il cliente (la ditta che utilizza Friendly) gestisce quel materiale (in questo caso semilavorato) in pezzi (PZ).

    In questi casi è utile/necessario poter riferire prezzi di acquisto/lavorazione (o listini fornitori) ad una unità di misura che è appunto diversa da quella indicata in anagrafica articolo come unità di misura principale.

    In Friendly può essere abilitata una gestione dei prezzi riferiti ad unità di misura diversa dalla principale che consente di gestire prezzi unitari riferibili (anziché all’unità di misura dell’articolo) all’unità di misura secondaria, confezione o formula. Per essere attivata, tale gestione, occorre impostare l’opzione globale del Registro di Friendly AbilitaPrezzoUM con valore -1 (il default è zero).

    I prezzi gestiti per unità di misura secondaria o confezione operano sia su ciclo attivo che ciclo passivo, mentre per i prezzi per unità di misura formula sono gestiti solo su offerte, ordini (eccetto produzioni) e documenti di magazzino (eccetto produzioni).

    è possibile impostare prezzi riferiti ad unità di misura diversa da principale dai programmi anagrafica articoli, anagrafica articoli a varianti e anagrafica clienti/fornitori, che gestiscono i prezzi. A tal scopo nella griglia dei listini è disponibile ed editabile la colonna aggiuntiva Unità misura, che se non visibile deve essere resa visibile tramite la configurazione della griglia.

    Per gli articoli che vengono acquistati/venduti (o lavorati) ad un prezzo riferibile ad unità di misura diversa da quella principale, settare nell’anagrafica articoli gli appositi campi U.M. prezzo vendita e/o U.M. prezzo acquisto.

    A seconda del valore impostato nel campo U.M. prezzo acquisto, l’elaborazione MRP genera automaticamente proposte d’ordine (acquisto e produzione terzisti) con unità di misura pari a quella ivi indicata, e prezzo unitario riferita ad essa.

    Il principale meccanismo è il seguente: nei documenti su cui è supportato (vedi sopra) in presenza su riga di ‘Unità misura’ corrispondente a ‘U.M. prezzo di acquisto/vendita’, il prezzo viene ricercato e proposto per quella unità di misura e moltiplicato per il campo colli anziché per il campo quantità (di quella riga); viene segnalata questa situazione (del calcolo valore riga effettuato su colli anziché su quantità) con un nuovo campo campo S/N (check-box non editabile) sulla riga documento (questo campo è utile e necessario per modificare nelle stampe il calcolo del valore di riga ove è necessario; è infatti a volte a livello di report rieffettuare il calcolo stesso moltiplicando colli per prezzo anziché quantità per prezzo).

    Nella ricerca di un prezzo, nell’inserimento di una riga sui documenti che supportano la nuova funzione, viene prima cercato il prezzo riferito all’UM indicata sulla riga; in mancanza viene cercato il prezzo riferito all’UM principale e poi (se presente) convertito in base al coefficiente o divisore presente nell’anagrafica dell’articolo. Per il costo medio e ultimo viene preso il dato (unico) riferito all’UM principale e poi convertito in base al coefficiente o divisore presente sull’anagrafica dell’articolo.

    Limiti non superabili

    La gestione dei prezzi riferiti ad unità di misura diversa dalla principale ha le seguenti limitazioni:

    • non è presente alcuna gestione/memorizzazione autonoma di costi ultimi, medi ecc… riferiti ad unità di misura diverse dalla principale (la cosa è presente solamente nell’archivio dei listini);
    • in virtù del gioco degli arrotondamenti non è possibile fornire nessuna garanzia di quadratura della riga nel ricalcolo del prezzo sulle quantità espresse in unità di misura principale (differenze possono essere visibili/evidenziabili per esempio in stampa inventario di magazzino);
    • non c’è supporto in presenza del modulo Project Management, nel senso che una riga documento non può avere contemporamente il riferimento ad un task-id e prezzo con unità di misura diverso da UM principale;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è consentita la selezione lotti aperti;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è consentita la selezione ubicazioni aperte;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è attiva la funzione Ricalcolo prezzi;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è attiva la funzione Salva condizioni particolari;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è attiva la funzione Apri precedenti movimenti;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è attiva la funzione Visulaizza listini in vigore;
    • su righe con unità di misura prezzo diversa da UM principale non è attiva la possibilità di indicare articoli Kit;
    • non sono supportati i meccanismi descritti nei programmi che fanno parte dei modulo RDA/RDO;
    • nella funzione di import da terminale della gestione documenti/ordini di un articolo gestito a UM secondaria viene counque considerata sempre l’UM principale, cioè se per l’articolo sono impostati prezzi riferiti alla UM secondaria, la funzione importa righe da file terminale non implementa la gestione dei prezzi sulle UM secondarie.

    NB: potrebbero esserci altre limitazioni qui non indicate e non ancora note, implicite nel funzionamento dell’implementazione.

    ll calcolo del valore riga avviene rispettando la seguente formula:

    Esempio dell’uso dell’unità di misura formula

    Supponiamo di avere un articolo GRANO gestito come unità di misura principale in KG è di venderlo sfuso o in sacchi preconfezionati di 0,75 Kg e 4,5Kg. L’articolo in questione dovra essere così configurato (per informazioni relative a come compilare il campo formula dell’articolo vedi anagrafica articoli):

    A questo punto proviamo ad usare l’articolo creato nel seguente esempio, poniamo di vendere, 12 sacchi di grano del peso di 0,75 kg l’uno, 2 sacchi di grano del peso di 4,5 kg l’uno e 0,5 kg di prodotto sfuso al banco, il documento dovrà essere cosi compilato:

  • Promozioni

    In Friendly è possibile definire delle promozioni, che si applicano a prezzi e sconti, come è stato sopra spiegato. Tuttavia a volte le promozioni commerciali non si esplicitano solamente in condizioni particolari di prezzi o sconti su singoli articoli, magari per certi quantitativi di acquisto. Le promozioni possono esplicitarsi in condizioni commerciali più favorevoli in presenza di acquisto contemporanei di diversi prodotti, oppure omaggi di altri prodotti o oggetti, quindi è impossibile determinare a priori le gestioni possibili in questo campo (la fantasia dei responsabili commerciali in materia di promozioni non ha limite). Tuttavia è possibile codificare in modo testuale le condizioni commerciali specifiche che vanno al di là dell’applicazione di sconti o prezzi di favore.

    A tal fine si possono attivare 3 tipi diversi di gestione delle promozioni settando le opzioni Abilita_Promozioni e Promozioni_come_Rel10:

    • settando (nelle opzioni globali del registro di Friendly) Abilita_Promozioni a -1 per far si che in presenza di promozioni, una volta digitato un articolo sulla riga, il programma provveda immediatamente ad avvertire/informare l’operatore della presenza di tali promozioni e di sceglierne o meno) una di esse;
    • settando (nelle opzioni globali del registro di Friendly) Promozioni_come_Rel10 a 0 questo permette di cambiare la logica di gestione delle promozioni su prezzi e sconti, nel senso che, dato il codice promozione sulla riga del documento verrà cercato il prezzo e/o lo sconto applicabile in relazione a quella promozione, e non più automaticamente la condizione di promozione se presente.

    NB: l’impostazione delle due opzioni precedenti debbono essere coerenti e non tutte le combinazioni sono ammesse, cioè sono ammesse le due combinazioni:

    • -1 / 0 (per avere la nuova gestione)
    • 0 / -1 (default, per operare invece come ha sempre operato nelle release precedenti alla 11)
    • è ammessa anche la combinazioe 0 / 0 (se voglio i nuovi meccanismi di ricerca di prezzi/sconti ma non voglio avvertenze automatiche dal programma di inserimento dati, cioè è l’utente a specificare in modo manuale ed esplicito sulla riga dell’ordine o della fattura il codice promozione da applicare)
    • non è ammessa, invece, la combinazione -1 / -1

    Esempio realizzabile sul database PROVA

    Creiamo per il nostro esempio una nuova promozione

    e creiamo un articolo sul quale impostiamo un prezzo “classico”

    e poi impostiamo un prezzo in promozione con il codice della promozione appena creata

    facciamo la stessa cosa per gli sconti (NB: non è obbligatorio fare anche questo punto, serve solo per far vedere che l’esempio si applica sia per sconti che per prezzi e ovviamente si procede nello stesso modo anche per le provvigioni)

    riapriamo poi la promozione creata prima e nel dettaglio inseriamo l’articolo creato.

    Caso 1: Abilita_Promozioni=0 e Promozioni_come_Rel10=-1 (configurazione di default)

    In questa casistica se inseriamo un documento, all’inserimento dell’articolo vengono rilevati sconti, prezzi e provvigioni e se per qualcuno di questi è presente una provvigione valida, questa a precedenza (NB: non viene compilato il codice di promozione di riga).

    Caso 2: Abilita_Promozioni=0 e Promozioni_come_Rel10=0

    In questa configurazione il programma si comporta normalmente e rileva i prezzi, sconti e provvigioni “classici”

    ma inserendo un codice promozione sulla riga se esistono prezzi, sconti e provvigioni validi per questa promozione, questi hanno precedenza e vengono inseriti sulla riga, altrimenti rimangono quelli “classici”

    Caso 3: Abilita_Promozioni=-1 e Promozioni_come_Rel10=0

    Quest’ultimo caso permette all’inserimento dell’articolo di visualizzare una form che contiene le promozioni attualmente valide e di selezionarne una

    selezionata la promozione le informazioni vengono riportate sulla riga del documento; se nella form si sceglie annulla, ovviamente non verrà rilevata alcuna promozione e la riga del documento riporterà le condizioni “classiche” di sconti, prezzi e provvigioni.

    L’impostazione dei dati relativi alle promozioni ( da visualizzare inserendo righe di impegni clienti o DDT o fatture emesse) la si attua utilizzando i programmi ‘Promozioni articoli’ (1.K.9) e eventualmente (a supporto) ‘Dettagli promozioni’ (1.K.N).

    NB: la gestione delle promozioni è attiva solo per il ciclo attivo (impegni clienti, ddt emessi), cioè per i rapporti con i clienti e non, invece, con i fornitori.

  • Spese incasso

    Le spese di incasso vengono prelevate dal codice pagamento presente nelle testata di un documento, qual’ora sia spuntata l’opzione di addebitare le spese di incasso. Quindi prendiamo ad esempio il pagamento sotto:

    Se creiamo un documento come il seguente, ci ritroveremo nel piede spese di incasso pari a 2,58

    NB: sia il codice pagamento che la spunta di addebitare le spese di incasso, possono essere configurate sull’anagrafca del cliente/fornitore in modo da essere proposte in fase di creazione documenti.

  • Spese bolli

    Come prima cosa per gestire l’addebito delle spese sui bolli nei documenti occorre completare la tabella dei bolli di Friendly (1-A-2).

    Creando ad esempio un documento se inseriamo il codice di esenzione 41 che è stato indicato nella parte delle fatture esenti nella tabella bolli, nel piede troveremo specificati bolli per un valore di 2,58 se il valore del totale documento supera l’importo minimo sempre specificato nella tabella bolli.

    NB: nella tabella dei bolli possono essere specificati fino a 4 tipi di iva esente diversi.

    Riguardo invece la prima parte della tabella dei bolli, relativamente ai pagamenti di tipo tratta, se impostiamo un pagamento del tipo:

    Se viene attivata l’opzione di addebitare i bolli sul documento, questi verranno sempre calcolati sul totale documento sulla percentuale bollo italia

    A meno che non venga specificato in testata un codice di esenzione iva = op. esenti/non imponib., in questo caso viene applicata la percentuale bollo estero sul totale documento.

    NB: se il bollo così calcolato (per pagamenti tratta) è inferiore al valore indicato nel minimo bollo, allora viene impostato il valore minimo configurato sulla tabella dei bolli.

    Il campo arrotondamento invece determina a quale cifra decimale arrotondare il calcolo effettuato sui bolli:

    1 = unità
    0,1 = prima cifra decimale
    0,01 = seconda cifra decimale

  • Uso della funzione sblocca castelletti

    Questa funzione potrebbe essere usata per riepilogare un ddt per esempio di 1.200 euro in una fattura di diverso importo, oppure per inserire delle spese di incasso/bolli. Tale funzione opera solo su fatture/note di accredito immediate/differite ricevute (non opera per esempio sui ddt ricevuti ne tanto meno sui documenti emessi).

    Poniamo di avere il seguente ddt ricevuto caricato dalla gestione documenti:

    Per fare quanto richesto occorre lavorare obbligatoriamente dalla fatturazione differita interattiva (4-1-9). Creando una nuova fatt. diff. ricevuta e aggiungendo il ddt in questione.

    Spostarsi poi nel piede e attivare la spunta sblocca castelletti.

    In questo modo è possibile imputare a mano delle spese di incasso/bolli, inoltre cliccando sul pulsante castelletti è possibile specificare/correggere il totale documento corretto, per esempio potremmo cambiare da così:

    A così:

    Salvare infine la fattura diff. ricevuta.

  • Gestire la contabilizzazione di documenti extracee

    Gestita la possibilità di contabilizzare documenti ricevuti (fatture
    ote di accredto) da fornitori extracee, per farlo nel tipo bollafattura utilizzato nei documenti ricevuti deve essere selezionato ‘extracee’, nella testata dei documenti deve essere indicato un codice di esenzione IVA (per esempio il codice IVA 1999 del nostro database PROVA), così come nelle righe del corpo del documento (questo perché in contabilità questa registrazione non deve movimentare l’IVA, neanche per le spese accessorie). In personalizzazione acquisti sono stati aggiunti 2 nuovi campi per poter indicare la causale di contabilità da utilizzare per fattura e nota di accredito. La causale di contabilità deve essere fatta come nell’imagine che segue.

    I programmi con campi aggiunti sono dei tipi bollafatura e la personalizzazione acquisti. Nella gestione documenti, fatturazione differita interattiva e contabilizzazione documenti di magazzino quando c’è un documento extracee non aggiornano il protocollo acquisti ed il totale IVA deve essere uguale a 0. Nel caso si consiglia di memorizzare sull’anagrafica del fornitore il codice esenzione 1999, così da riproporlo sui vari documenti.

    Attenzione: per gli acquisti su internet fatti con paesi extracee l’IVA deve essere rilevata sia su acquisti che su vendite, per cui non è da utilizzare questa procedura.

  • Gestire la contabilizzazione di documenti ricevuti in reverse charge

    Per gestire la contabilizzazione di documenti ricevuti
    ote di accredito ricevute in regime di REVERSE CHARGE occorre:

    • nella tabella dei tipi bollefatture esposto il flag ‘fattura
      ota accred. acquisto reverse charge’
    • in personalizzazione acquisti aggiunto i campi per indicare la causale di CG da utilizzare per contabilizzare le fatture e le note di accredito ricevute in reverse charge
    • in contabilizzazione documenti di magazzino è stato gestito il nuovo flag come gli acquisti intrastat, ma con causali di CG appropriate e senza bisogno che sul documento di magazzino sia indicato un codidce di nomenclatura combinata diverso da 0 (cosa che rendeva poco pratica la gestione in contemporanea di documenti di acquisto sia intrastat che reverse charge).

    Limite: tutti i codici IVA contenuti nel documento ricevuto verrano fatti girare sia sul registro acquisti che su quello vendite, per cui questa modalità non è applicabile in caso di fatture (ad esempio) di rottami dove sono contenute all’interno sia rottami ferrosi (Reverse charge acq. Italia) che non (giro classico solo su registro acquisti).

    Gestione reverse charge migliorata in magazzino ed in prima nota dalla 2013

    Fino a Friendly 2012 da magazzino non era possibile contabilizzare documenti misti, ovvero con righe su cui applicare il reverse charge e su altre no.

    Sempre fino a Friendly 2012 in prima nota la rilevazione dei movimenti di reverse charge nel registro vendite doveva avvenire manualmente indicando, sulla riga del castelletto IVA, il conto iva vendite, il segno iva AVERE e copiare i restanti dati dalla riga del registro acquisti.

    Il funzionamento sopra descritto può essere ancora mantenuto in Friendly 2013, inoltre:

    • è stato aggiunto nella tabella dei codici IVA la colonna ‘reverse charge acquisti italia’ che può assumere valori ‘No’, ‘Oro’, ‘Rottami ferrosi’, ‘Subappalto’, ‘Hi-Tech’. QUESTO NUOVO CAMPO VIENE CONSIDERATO SOLO SU DOCUMENTI DI ACQUISTO.
    • nei tipi bolle/fatture il flag ‘Fattura/nota di accredito reverse charge’ è stato sostituito con un combo con valori ‘No’,'Si’ (ovvero come in Friendly 2012 flag spuntato/non) e ‘Misto’ (ovvero documento di magazzino con righe su cui applicare reverse charge mentre su altre no)

    Il programma degli ordini e dei documenti di magazzino, in fase di registrazione nuovo ordine/ documento ricevuto, controlla che se sono stati utilizzati dei codici IVA con ‘reverse charge’ diversi da ‘No’ sia utilizzato un tipo bolla/fattura con ‘reverse charge’ diverso da ‘No’

    Il programma di contabilizzazione documenti ricevuti, con le modifiche apportate, ora è in grado di gestire la contabilizzazione dell’interno documento in regime di reverse charge con compatibilità con Friendly 2012 (per gestire questa operatività basta impostare il tipo bolla fattura con reverse charge su ‘Si’, in questo modo il nuovo flag sul codice IVA viene ignorato), oppure applicare il reverse charge solo sui codici IVA con il nuovo campo impostato con un valore diverso da ‘No’: in questo caso il tipo bolla/fattura deve avere reverse charge impostato su ‘Misto’.

    NB: in questa gestione c’è un PROBLEMA IN MERITO ALLE SPESE DI PIEDE NEI DOCUMENTI DA CONTABILIZZARE con la contabilizzazione documenti:, se il documento ha il tipo bolla/fattura impostato su ‘reverse charge’ = ‘Si’ l’iva sulle spese di piede viene girata sul reg. vendite come tutti gli altri codici IVA, mentre se ha tipo bolla/fattura impostato su ‘reverse charge = ‘Misto’ sul reg. vendite viene girata solo l’iva dei codici iva con reverse charge diverso da ‘no’, per cui eventuali spese accessorie di piede da far girare, come iva, anche nelle vendite andranno inserite nel corpo di un documento con un codice IVA di tipo ‘reverse charge’ (magari con articolo descrittivo).

    Ricapitolando si consiglia di seguire il seguente metodo nel caso di tipo bolla/fattura ‘reverse charge = ‘Misto’:

    • in personalizzazione acquisti si indica un codice iva per spese accessorie NON REVERSE CHARGE, poi:
      • se nel documento che si sta registrando le spese sono esposte con codice iva ordinario si possono rilevare come spese di piede;
      • se invece nel documento sono indicate con cod. di esenzione (per cui occorre rilevare il reverse charge sul reg. acquisti e vendite dovranno essere rilevate come riga aggiuntiva nel corpo di un documento da contabilizzare (con articolo descrittivo).

    Il programma di gestione prima nota è stato modificato per generare in automatico il record sul secondo reg. IVA solo per i codici di tipo ‘reverse charge acq.’ e solo se la causale di CG è di tipo ‘reverse charge’. Comunque è garantito il funzionamento del vecchio sistema, dove si doveva/poteva fare il giro a mano (basta che la causale sia sempre del tipo ‘reverse charge’ e che i cod. iva abbiano ‘reverse charge acq.’ = ‘No’.

  • Casi possibili della stampa inventario di magazzino

    NB: le valorizzazioni relative al costo (ultimo costo, ultimo costo + oneri accessori, costo medio) fanno sempre riferimento a dei valori di progressivo espressi per unità di misura principale. Anche nel caso di utilizzo di un listino per storicizzare tali valori, esso deve sempre far riferimento ad unità di misura principale.

    A data

     

    Merce Propria

    Merce Altrui

    Tutti i magazzini

    Un Magazzino

    Costo medio dell'anno

    Si

    Si

    Si

    Si

    Costo medio globale

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo con oneri accessori

    Si

    Si

    Si

    Si

    Listino

    Si

    Si

    Si

    Si

    Come da inventario finale

    No

    No

    No

    No

    A situazione attuale

     

    Merce Propria

    Merce Altrui

    Tutti i magazzini

    Un Magazzino

    Costo medio dell'anno

    Si

    Si

    Si

    Si

    Costo medio globale

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo con oneri accessori

    Si

    Si

    Si

    Si

    Listino

    Si

    Si

    Si

    Si

    Come da inventario finale

    No

    No

    No

    No

    A data ultimo aggiornamento

     

    Merce Propria

    Merce Altrui

    Tutti i magazzini

    Un Magazzino

    Costo medio dell'anno

    Si

    Si

    Si

    Si

    Costo medio globale

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo

    Si

    Si

    Si

    Si

    Ultimo costo con oneri accessori

    Si

    Si

    Si

    Si

    Listino

    Si

    Si

    Si

    Si

    Come da inventario finale

    Si

    No

    No

    No

    Attenzione: si possono verificare discordanze fra la stampa dell'inventario a data, e quella a situazione attuale. La prima legge i singoli movimenti di magazzino, la seconda legge il costo sui progressivi articoli. Nella stampa dell'inventario il valore viene calcolato correttamente valutando costo per quantità.

    Nel caso di stampa inventario a data, il valore di riga del documento di magazzino viene ricalcolato ed in presenza di uno o più sconti e di prezzi con molti decimali, il risultato può essere diverso da quello ottenuto con l'elaborazione alla situazione attuale. La differenza non è da considerarsi un errore ma il risultato di due calcoli effettuati con due formule e modalità diverse. Le differenze sono rilevabili con pochi movimenti; con molti movimenti le differenze si compensano.

  • Stampa inventario di magazzino ‘A data’

    Come viene valorizzato l’inventario in funzione del tipo elaborazione, scelta magazzini e tipo valorizzazione:

    • A data, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)
    • A data, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)
    • A data, Tutti i magazzini
    • A data, Un singolo magazzino

    A data, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli, sezione ‘Magazzini merce propria’; a questi sono sommate le quantità e i valori (comprensivi di oneri accessori) dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Giacenza iniziale’ (indicatori diversi da ‘(no)’) e avvenuti su magazzini merce propria. In mancanza di progressivi definiti e movimenti di magazzino che valorizzano la giacenza iniziale i 2 campi non vengono valorizzati.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, sezione ‘Magazzini merce propria’, campo ‘Esistenza’ al quale vengono sommate/detratte le quantità dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta l’Esistenza’ e avvenuti su magazzini merce propria. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo LIFO in Valorizzazione LIFO.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su magazzini merce propria) e le relative quantità.
      Qualora non esistano movimenti di magazzino (o il saldo quantità è zero) il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su magazzini merce propria) sommati al Valore giacenza iniziale e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale. Qualora il costo rilevato è pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documenti decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su magazzini di tipo merce propria, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria. Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore (comprensivo degli oneri accessori, proporzionali di riga) e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documenti decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su magazzini di tipo merce propria, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo + spese accessorie dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria. Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario. Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione Magazzini merce propria: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A data, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’ (Tutti i magazzini – Magazzini merce propria = Magazzini merce altrui); a questi sono sommate le quantità e i valori (comprensivi di oneri accessori) dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Giacenza iniziale’ (indicatori diversi da ‘(no)’) e avvenuti su magazzini merce altrui. In mancanza di progressivi definiti e movimenti di magazzino che valorizzano la giacenza iniziale i 2 campi non vengono valorizzati.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’ sul campo ‘Esistenza’ al quale vengono sommate/detratte le quantità dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta l’Esistenza’ e avvenuti su magazzini merce altrui. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO i Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’.
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su magazzini merce altrui) e le relative quantità. Qualora non esistano movimenti di magazzino (o il saldo quantità è zero) il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’.
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su magazzini merce altrui) sommati al Valore giacenza iniziale e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale. Qualora il costo rilevato è pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’.
    • Ultimo costo
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documento decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su magazzini di tipo merce altrui, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini (non esiste infatti nei progressivi definiti un ultimo costo relativo ai magazzini merce altrui). In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’.
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore (comprensivo degli oneri accessori, proporzionali di riga) e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documento decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su magazzini di tipo merce altrui, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo + spese accessorie dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini (non esiste infatti nei progressivi definiti un ultimo costo relativo ai magazzini merce altrui). In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’.
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario. Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo per differenza tra i dati della sezione ‘Tutti i magazzini’ e quelli della sezione ‘Magazzini merce propria’: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il Costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
    DecSuPrzUn
    . Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A data, Tutti i magazzini

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli, sezione ‘Tutti i magazzini’; a questi sono sommate le quantità e i valori (comprensivi di oneri accessori) dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Giacenza iniziale’ (indicatori diversi da ‘(no)’) e avvenuti su magazzini merce propria. In mancanza di progressivi definiti e movimenti di magazzino che valorizzano la giacenza iniziale i 2 campi non vengono valorizzati.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, sezione ‘Tutti i magazzini’, campo ‘Esistenza’ al quale vengono sommate/detratte le quantità dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta l’Esistenza’ e avvenuti su tutti i magazzini. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’.
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su tutti i magazzini) e le relative quantità.
      Qualora non esistano movimenti di magazzino (o il saldo quantità è zero) il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’.
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti su tutti i magazzini) sommati al Valore giacenza iniziale e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale. Qualora il costo rilevato è pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’.
    • Ultimo costo
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documento decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su tutti i magazzini, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’.
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore (comprensivo degli oneri accessori, proporzionali di riga) e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documento decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati su tutti i magazzini, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo + spese accessorie dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’.
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario. Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Tutti i magazzini’: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il Costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
    DecSuPrzUn
    . Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A data, Un singolo magazzino

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli/magazzino, sul magazzino selezionato; a questi sono sommate le quantità e i valori (comprensivi di oneri accessori) dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Giacenza iniziale’ (indicatori diversi da ‘(no)’) e avvenuti sul magazzino selezionato. In mancanza di progressivi definiti e movimenti di magazzino che valorizzano la giacenza iniziale i 2 campi non vengono valorizzati.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli/magazzino, per il magazzino selezionato, campo ‘Esistenza’ al quale vengono sommate/detratte le quantità dei movimenti di magazzino registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta l’Esistenza’ e avvenuti sul magazzino selezionato. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino, relativo al magazzino scelto.
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti sul magazzino scelto oppure su tutti i magazzini se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini) e le relative quantità.
      Qualora non esistano movimenti di magazzino (o il saldo quantità è zero) il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino sul magazzino scelto, oppure dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini, se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini.
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino (registrati dalla data ultimo aggiornamento progressivi fino alla data di inventario, la cui causale di magazzino movimenta la ‘Valorizzazione’ e avvenuti sul magazzino scelto oppure su tutti i magazzini se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini) sommati al Valore giacenza iniziale e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale. Qualora il costo rilevato è pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino, sul magazzino scelto oppure dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini, se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini.
    • Ultimo costo
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documenti decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati sul magazzino scelto, oppure su tutti i magazzini se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) e sia abilitata l’opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini, il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino del magazzino scelto, oppure dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini, se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini.
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene rilevato dal rapporto tra il valore (comprensivo degli oneri accessori, proporzionali di riga) e la quantità del primo movimento di magazzino la cui data documento è inferiore od uguale alla data di inventario. Se a parità di data sono presenti più movimenti viene rilevato il primo considerando l’ordinamento per tipo documento, serie decrescente e numero documenti decrescente, riga decrescente. Vengono presi in considerazione i movimenti con causale di magazzino con spuntato Ultimo costo, la cui quantità e prezzo sono diversi da zero, registrati sul magazzino scelto, oppure su tutti i magazzini se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini, con data successiva alla Data ultimo aggiornamento progressivi di magazzino in Anagrafica ditta.
      Qualora non siano rilevati movimenti di magazzino (e/o il costo è a zero) e sia abilitata l’opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini, il programma rileva il costo dal campo Ultimo costo + spese accessorie dei Progressivi definitivi articolo/magazzino, sezione Tutti i magazzini. In ultima battuta qualora il costo sopra rilevato fosse ancora pari a zero il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino del magazzino scelto, oppure dei Progressivi definitivi articolo, sezione Tutti i magazzini, se abilitata opzione Usa costi ricavati dai movimenti di tutti i magazzini.
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario. Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo/magazzino, per il magazzino scelto: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il Costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
    DecSuPrzUn
    . Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

  • Stampa inventario di magazzino ‘A situazione attuale’

    Come viene valorizzato l’inventario in funzione del tipo elaborazione, scelta magazzini e tipo valorizzazione:

    • Situazione attuale, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)
    • Situazione attuale, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)
    • Situazione attuale, Tutti i magazzini
    • Situazione attuale, Un singolo magazzino

    Situazione attuale, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi correnti articoli con movimenti su magazzini di merce propria.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi correnti articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo LIFO in Valorizzazione LIFO.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi correnti articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    Situazione attuale, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi correnti articoli con movimenti su magazzini di merce altrui.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi correnti articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi correnti articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    Situazione attuale, Tutti i magazzini

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi correnti articoli senza filtri sul tipo magazzino.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi correnti articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi correnti articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    Situazione attuale, Un singolo magazzino

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi correnti articoli con movimenti sul magazzino scelto.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi correnti articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi correnti articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi correnti articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero dei decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi correnti articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

  • Stampa inventario di magazzino ‘A data ultimo aggiornamento’

    Come viene valorizzato l’inventario in funzione del tipo elaborazione, scelta magazzini e tipo valorizzazione:

    • A Data ultimo aggiornamento, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)
    • Situazione attuale, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)
    • Situazione attuale, Tutti i magazzini
    • Situazione attuale, Un singolo magazzino

    A Data ultimo aggiornamento, Merce propria (Merce Propria = Merce Propria + Merce Propria presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli, sezione ‘Magazzini merce propria’.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo LIFO in Valorizzazione LIFO.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
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    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’, e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
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      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo,, sezione ‘Magazzini merce propria’.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
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    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo, sezione ‘Magazzini merce propria’: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Vengono aggiornati i Progressivi definitivi articolo sezione ‘Magazzini Merce Propria’con il prezzo ed il valore dell’esistenza finale calcolati. Il valore degli eventuali articoli con esistenza finale minore o uguale a zero viene azzerato.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A Data ultimo aggiornamento, Merce altrui (Merce altrui = Merce altrui + Merce altrui presso terzi)

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli con movimenti su magazzini di merce altrui.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi definitivi articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (data ultimo aggiornamento progressivi definitivi). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A Data ultimo aggiornamento, Tutti i magazzini

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli senza filtri sul tipo magazzino.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi definitivi articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
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      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.
    • Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

    A Data ultimo aggiornamento, Un singolo magazzino

    La Giacenza iniziale e il Valore giacenza iniziale esposti in stampa vengono rilevati dai Progressivi definitivi articoli con movimenti sul magazzino scelto.

    L’Esistenza finale indicata in stampa viene rilevata sempre dai Progressivi definitivi articoli, campo ‘Esistenza’. L’articolo può essere esposto o meno in funzione della scelta effettuata nel riquadro ‘Giacenza’.

    La colonna Inc./Dec. rappresenta sempre la differenza tra i campi Esistenza finale e Giacenza iniziale.

    Il Costo viene valorizzato in funzione del tipo valorizzazione scelto e viene esposto riferito all’eventuale Moltiplicatore q.tà/prezzo in anagrafica articoli:

    • LIFO
      Scelta non possibile.
    • FIFO
      Vedi modalità di calcolo del costo FIFO in Valorizzazione FIFO.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio dell’anno
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino e le relative quantità prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Costo medio globale
      E’ dato dal rapporto fra il valore dei movimenti di magazzino sommato al Valore giacenza iniziale prelevati dai Progressivi definitivi articolo e le relative quantità dei movimenti di magazzino sommate alla Giacenza iniziale sempre prelevate dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Ultimo costo compreso di oneri accessori
      Viene prelevato dal campo “Ultimo costo + Spese accessorie” dai Progressivi definitivi articolo.
      Qualora il calcolo del costo rilevi un valore pari a zero, in seconda battuta il programma lo determina dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo.
      Il costo così ottenuto è arrotondato per il numero di decimali impostato nella opzione di registro globale Opzioni
      DecSuPrzUn
      .
    • Listino
      Il costo viene rilevato dal listino indicato in maschera, valido alla data di inventario (odierna in quanto situazione attuale). Se spuntato il flag Usa listino fornitore, se presente viene preso in considerazione dapprima il listino speciale per il Fornitore 1 indicato in Anagrafica articolo, se mancante il listino generico indicato in maschera. Vengono presi in considerazione i soli listini di tipo cessione, non in valuta, non in promozione, appartenenti alla fascia di quantità che include la quantità 0 o 1, relativi all’unità di misura principale. Qualora siano presenti più righe di listini in corso di validità, viene preso in considerazione quello dove la Data aggiornamento è più recente.
      Se il listino è mancate (o è indicato un valore zero) il programma determina il costo dal rapporto tra Valore giacenza iniziale e la Quantità giacenza iniziale dei Progressivi definitivi articolo: questo solo se non si seleziona il flag Usa solo prezzi da listino.Come da inventario finale
      Scelta non possibile.

    Il campo Valore esistenza finale è dato dalla moltiplicazione tra il Costo sopra determinato e l’Esistenza finale, arrotondato ai 2 decimali.

  • Checklist aperture e chiusure Friendly

    Nel seguente argomento vengono descritte le operazioni di apertura/chiusura di magazzino/contabili da effettuare, ovvero espone una checklist dei programmi di Friendly da lanciare con il relativo percorso (NB: non è detto che tutte le operazioni quì descritte siano obbligatorie per tutte le installazioni):

    • SCENARIO 1 (DITTE CON ESERCIZIO CONTABILE COINCIDENTE CON ANNO SOLARE 01/01 – 31/12)
      • INVENTARIO DI MAGAZZINO (Tipicamente al 31/12)
      • ATTIVAZIONE NUOVO ESERCIZIO (Tipicamente all’ 01/01)
      • CHIUSURE DI MAGAZZINO (Tipicamente marzo/aprile)
      • CHIUSURE CONTABILI (Tipicamente entro data approvazione bilancio)
    • SCENARIO 2 (DITTE CON ESERCIZIO CONTABILE NON COINCIDENTE CON ANNO SOLARE AD ES 01/09/AA – 31/08/AA+1)
      • INVENTARIO DI MAGAZZINO (Tipicamente al 31/08/AA+1)
      • ATTIVAZIONE NUOVO ESERCIZIO CONTABILE (Tipicamente all’ 01/09/AA)
      • CHIUSURE DI MAGAZZINO (Tipicamente entro 4 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio)
      • ATTIVAZIONE ESERCIZIO IVA (All’ 01/01/AA+1)
      • CHIUSURE CONTABILI (Tipicamente entro data approvazione bilancio)
    • RETTIFICHE DOPO LE CHIUSURE CONTABILI (Valido per entrambi gli scenari 1 e 2)

    SCENARIO 1 (DITTE CON ESERCIZIO CONTABILE COINCIDENTE CON ANNO SOLARE 01/01 – 31/12)

    INVENTARIO DI MAGAZZINO (Tipicamente al 31/12)

    1. Ricostruzione progressivi correnti di magazzino: menu 4.B.A
    2. Verifica di eventuali disallineamenti dei progressivi tramite utility di controllo coerenza dati: menu V.2
    3. Gestione inventario fisico: menu 4.2.2
    4. Stampa inventario di magazzino di controllo: menu 4.2.1

    ATTIVAZIONE NUOVO ESERCIZIO (Tipicamente all’ 01/01)

    1. Automatica
      • Verificare che lo status esercizio sia corrente: menu 1.C.1
        • Se status corrente: ok
        • Se status effettuate chiusure: eseguire il programma ‘storicizzazione esercizio precedente’ (controlla che siano state eseguite tutte le stampe fiscali dell’esercizio prima del precedente) e imposta lo status in corrente, se per motivi aziendali le stampe non possono essere fatte impostare manualmente in corrente (le stampe potranno comunque essere fatte successivamente).
        • Se status doppio esercizio: attenzione le chiusure dell’anno prima del precedente non sono state eseguite (es. attivazione 2010 non è chiuso contabilmente il 2008). Effettuare i dovuti controlli.
      • Attivazione nuovo esercizio: menu 2.3.7 per ogni ditta
        • spunta “Attivazione nuovo esercizio per le ditte che chiudono l’esercizio al .
        • spunta “Apri nuovo anno iva .”
    2. Manuale
      • Impostare le nuove numerazioni: menu 1.D.M
      • Creare nuovo esercizio contabile: menu 1.C.1
      • Creare nuovo anno IVA: menu 1.C.1
      • Impostare esercizio corrente e precedente, e status doppio esercizio: menu 1.C.1
      • Spostare i dati libro giornale da esercizio corrente a precedente (ed azzerare quelli correnti se tipo chiusure diverse da “Chiusure in post-fine esercizio e Libro Giornale continuo”): menu 1.C.1
      • Per chi ha il modulo delle ritenute d’acconto impostare nuovo anno dichiarazione sostituto d’imposta: menu 1.6.N
      • Per chi ha il modulo agenti e provvigioni, dopo aver stampato in definitiva i bollati ed il calcolo F.I.R.R. azzerare i progressivi agente: menu 5.D

    CHIUSURE DI MAGAZZINO (Tipicamente marzo/aprile)

    1. Ricostruzione progressivi correnti di magazzino: menu 4.B.A
    2. Verifica di eventuali disallineamenti dei progressivi tramite utility di controllo coerenza dati: menu V.2
    3. Stampa inventario di magazzino al 31/12 per decidere la valorizzazione da utilizzare: menu 4.2.1
    4. Aggiornamento progressivi definitivi (“storicizza precedenti” altamente consigliato): menu 4.2.7
    5. Stampa inventario di magazzino a data ultimo aggiornamento: menu 4.2.1
    6. Se tutto ok, rilanciare la stampa inventario di magazzino a data ultimo aggiornamento con spunta “Come da inventario finale”: menu 4.2.1
      Se vengono riscontrati dei problemi, ripristinare i progressivi definitivi precedenti tramite il programma “reimposta progressivi per rielaborazioni” da menu 2.B.2 scegliendo “progressivi di magazzino” ed “ultima elaborazione definitiva”, risolvere gli eventuali problemi e ripartire dal punto 1.
    7. Eseguire la chiusura di magazzino: menu 4.3.1 (non annullabile)
    8. (Eventualmente cancellare movimenti di magazzino ed ordini: menu 4.3.3 e 4.3.4)
    9. Registrare manualmente in contabilità il valore delle rimanenze finali di magazzino

    CHIUSURE CONTABILI (Tipicamente entro data approvazione bilancio)

    1. Verificare la tabella di personalizzazione contabile: menu 1.6.M
      Questa tabella contiene le causali ed i sottoconti da utilizzarsi solo per la procedura delle chiusure contabili e della rilevazione utile/perdita
    2. Verificare che per errore non siano presenti registrazioni con esercizio di competenza errato
      Da stampa visualizzazione prima nota: menu 2-1-8, ad esempio chiudendo il 2008:
      • Stampare dal 01/01/08 al 31/12/08 con esercizio corrente: non devono essere presenti registrazioni.
      • Stampare dal 01/01/09 al 31/12/09 con esercizio precedente: non devono essere presenti registrazioni.
    3. Eseguire la stampa bilancio contabile dell’esercizio che si va a chiudere: menu 2.2.1
    4. Se tutto ok, eseguire le chiusure: menu 2.3.1
    5. Ora la stampa del bilancio dell’esercizio chiuso non deve riportare dati e per poter ristampare si deve spuntare l’opzione ‘non considerare le operazioni di chiusura’ nel tab impostazioni di stampa 2: menu 2.2.1

    Il programma crea registrazioni di prima nota per la rilevazione dell’utile/perdita, le chiusure dei conti economici, di quelli patrimoniali, delle riaperture dei conti patrimoniali e setta il campo status esercizio nel tab dati contabili dell’anagrafica ditta in ‘effettuate chiusure’: menu 1.C.1. Ora non si possono più modificare ed inserire registrazioni nell’esercizio chiuso. Le stampe fiscali possono essere fatte anche dopo le chiusure contabili.

    SCENARIO 2 (DITTE CON ESERCIZIO CONTABILE NON COINCIDENTE CON ANNO SOLARE AD ES 01/09/AA – 31/08/AA+1)

    INVENTARIO DI MAGAZZINO (Tipicamente al 31/08/AA+1)

    1. Ricostruzione progressivi correnti di magazzino: menu 4.B.A
    2. Verifica di eventuali disallineamenti dei progressivi tramite utility di controllo coerenza dati: menu V.2
    3. Gestione inventario fisico: menu 4.2.2
    4. Stampa inventario di magazzino di controllo: menu 4.2.1

    ATTIVAZIONE NUOVO ESERCIZIO CONTABILE (Tipicamente all’01/09/AA)

    1. Automatica
      • Verificare che lo status esercizio sia corrente: menu 1.C.1
        • Se status corrente: ok
        • Se status effettuate chiusure: eseguire il programma ‘storicizzazione esercizio precedente’ (controlla che siano state eseguite tutte le stampe fiscali dell’esercizio prima del precedente) e imposta lo status in corrente, se per motivi aziendali le stampe non possono essere fatte impostare manualmente in corrente (le stampe potranno comunque essere fatte successivamente).
        • Se status doppio esercizio: attenzione le chiusure dell’anno prima del precedente non sono state eseguite (es. attivazione 2010 non è chiuso contabilmente il 2008). Effettuare i dovuti controlli.
      • Attivazione nuovo esercizio (solo spunta “Attivazione nuovo esercizio per le ditte che chiudono l’esercizio al 31/08/AA+1″): menu 2.3.7 per ogni ditta
    2. Manuale
      • Creare nuovo esercizio contabile: menu 1.C.1
      • Impostare esercizio corrente e precedente, e status doppio esercizio: menu 1.C.1
      • Spostare i dati libro giornale da esercizio corrente a precedente (ed azzerare quelli correnti se tipo chiusure diverse da “Chiusure in post-fine esercizio e Libro Giornale continuo”): menu 1.C.1

    CHIUSURE DI MAGAZZINO (Tipicamente entro 4 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio)

    1. Ricostruzione progressivi correnti di magazzino: menu 4.B.A
    2. Verifica di eventuali disallineamenti dei progressivi tramite utility di controllo coerenza dati: menu V.2
    3. Stampa inventario di magazzino al 31/12 per decidere la valorizzazione da utilizzare: menu 4.2.1
    4. Aggiornamento progressivi definitivi (“storicizza precedenti” altamente consigliato): menu 4.2.7
    5. Stampa inventario di magazzino a data ultimo aggiornamento: menu 4.2.1
    6. Se tutto ok, rilanciare la stampa inventario di magazzino a data ultimo aggiornamento con spunta “Come da inventario finale”: menu 4.2.1
      Se vengono riscontrati dei problemi, ripristinare i progressivi definitivi precedenti tramite il programma “reimposta progressivi per rielaborazioni” da menu 2.B.2 scegliendo “progressivi di magazzino” ed “ultima elaborazione definitiva”, risolvere gli eventuali problemi e ripartire dal punto 1.
    7. Eseguire la chiusura di magazzino: menu 4.3.1 (non annullabile)
    8. (Eventualmente cancellare movimenti di magazzino ed ordini: menu 4.3.3 e 4.3.4)
    9. Registrare manualmente in contabilità il valore delle rimanenze finali di magazzino

    ATTIVAZIONE ESERCIZIO IVA (All’ 01/01/AA+1)

    1. Automatica
      • Attivazione nuovo esercizio: menu 2.3.7 per ogni ditta
        • sola spunta “Apri nuovo anno iva .”
    2. Manuale
      • Impostare le nuove numerazioni: menu 1.D.M
      • Creare nuovo anno IVA: menu 1.C.1
      • Per chi ha il modulo delle ritenute d’acconto impostare nuovo anno dichiarazione sostituto d’imposta: menu 1.6.N
      • Per chi ha il modulo agenti e provvigioni, dopo aver stampato in definitiva i bollati ed il calcolo F.I.R.R. azzerare i progressivi agente: menu 5.D

    CHIUSURE CONTABILI (Tipicamente entro data approvazione bilancio)

    1. Verificare la tabella di personalizzazione contabile: menu 1.6.M
      Questa tabella contiene le causali ed i sottoconti da utilizzarsi solo per la procedura delle chiusure contabili e della rilevazione utile/perdita
    2. Verificare che per errore non siano presenti registrazioni con esercizio di competenza errato
      Da stampa visualizzazione prima nota: menu 2-1-8, ad esempio chiudendo l’esercizio “AA”:
      • Stampare dal 01/09/AA-1 al 31/08/AA con esercizio corrente: non devono essere presenti registrazioni.
      • Stampare dal 01/09/AA al 31/08/AA+1 con esercizio precedente: non devono essere presenti registrazioni.
    3. Eseguire la stampa bilancio contabile dell’esercizio che si va a chiudere: menu 2.2.1
    4. Se tutto ok, eseguire le chiusure: menu 2.3.1
    5. Ora la stampa del bilancio dell’esercizio chiuso non deve riportare dati e per poter ristampare si deve spuntare l’opzione ‘non considerare le operazioni di chiusura’ nel tab impostazioni di stampa 2: menu 2.2.1

    Il programma crea registrazioni di prima nota per la rilevazione dell’utile/perdita, le chiusure dei conti economici, di quelli patrimoniali, delle riaperture dei conti patrimoniali e setta il campo status esercizio nel tab dati contabili dell’anagrafica ditta in ‘effettuate chiusure’: menu 1.C.1. Ora non si possono più modificare ed inserire registrazioni nell’esercizio chiuso. Le stampe fiscali possono essere fatte anche dopo le chiusure contabili.

    RETTIFICHE DOPO LE CHIUSURE CONTABILI (Valido per entrambi gli scenari 1 e 2)

    1. In anagrafica ditta, menu 1.C.1, tab dati contabili, modificare lo status esercizio portandolo in ‘doppio esercizio’.
    2. modificare e/o inserire le nuove registrazioni.
    3. Ristampare bilancio contabile: menu 2.2.1
    4. Ripetere la procedura di chiusura, menu 2.3.1 per effettuare le chiusure contabili spuntando ‘cancella registrazioni precedentemente generate” con stesse date e stesse causali.



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