Friendly ti rende disponibili gratuitamente tanti strumenti pronti all'uso per imparare ad usare tutte le funzionalità del software gestionale.
Il ‘dettaglio import/export’ è stato realizzato per facilitare il controllo incrociato con le altre stampe (in particolare la 1.a.p. e la 2.a.p, dove sono evidenziato gli importi divisi per stato e per codice IVA).
Se gli togliamo dei dati, il controllo incrociato non sarebbe più affidabile. Il codice IVA 1999 viene riportato e considerato su tutte le stampe fornite da bscglian.
Tale codice IVA è da utilizzare solo con le ditte in regime di contabilità semplificata per poter consentire di stampare sui registri IVA delle operazioni non iva, come ad esempio ammortamenti di fine esercizio. Non dovrebbe essere utilizzato per altri scopi.
Sembra che la causale di rilevazione dell’utile utilizzata sia di tipo “Chiusura conti”, se così fosse essendoci la spunta su non considerare le operazioni di chiusura, non tiene conto anche della rilevazione dell’utile. Indicare in tale causale il Tipo Movimento normale
La cosa ideale sarebbe: 1. cancellare tutti i movimenti del 2006 (contabili, fatture,bolle, ordini) 2. impostare status esercizio corrente (anno corrente 2007, precedente 2006) 3. impostare la stampa libro giornale al 01/01/07 e tutti i progressivi a zero; 4. stampa partitari al 31/12/06 (ed eventualmente anche le 3 date di elaborazione dei cespiti) 5. Data ultimo aggiornamento magazzino 31/12/06 6. Lanciare l’attivazione nuovo esercizio per la creazione del 2008.
Fare le modifiche delle registrazioni del 2006 dopo avere modificato lo status dell’esercizio portandolo a “Doppio Esercizio” (2006/2007).
Rilanciare la chiusura contabile del 2006 spuntando la casella “Cancella le registrazioni in precedenza generate”. In questo modo il programma, prima di fare la chiusura vera e propria, cancella tutte le vecchie registrazioni di chiusura in fatte in precedenza.
Attenzione alle causali contabili utilizzate per eseguire la chiusura/apertura conti e soprattutto quella di rilevazione utile/perdita esercizio: devono essere specifiche. Verificare a tale proposito la personalizzazione Contabilità generale (1-6-M).
Il messaggio ha solo finalità di controllo. Sono state fatte registrazioni con anno di competenza 2006 ma con data maggiore del 31/12/2006. Fate un controllo da stampa prima selezionando esercizio di competenza 2006 e da data 01/01/07 in avanti.
Queste registrazioni sono sicuramente errate e vanno cancellate.
Se anche dopo questa verifica il problema dovesse permanere effettuare una select su prinot per verificare se esistono registrazioni con esercizio di competenza 2006 ma data registrazione maggiore di 01/01/2007, la stampa di prima nota filtra movimenti con data fino al 2099; se per sblaglio l’utente inserisce una data ad esempi 2206, con la stampa di prima nota non compare.
1) In merito alla segnalazione in oggetto, il programma di chiusura – riapertura conti genera registrazioni con importo dare/avere d’importo dare-val/avere-val. Ovviamente nel movimento in valuta di origine deve esserci sia l’importo dare/avere sia l’importo dare/avere valuta. Avete già verificato le registrazioni di origine. La chiusura/riapertura può essere eseguita nuovamente con la spunta “cancella le registrazioni in precedenza generate.” è necessario verificare le registrazioni in valuta del 2006 magari dalla stampa partitari inserendo il filtro sul campo codice valuta conto e controllare quindi che abbiano entrambi gli importi (sia in valuta sia euro). 2) no, se sul conto non è specificato il codice valuta, ossia il conto NON E’ gestito in valuta, tutte le registrazioni di chiusura e riapertura sono effettuate solo in euro e quindi sono ignorati gli importi in valuta. Solo i conti cha hanno in anagrafica (clienti, fornitori, sottoconti) un codice valuta diverso da zero sono chiusi/riaperti in registrazioni a parte, con codice valuta corrispondente a quella indicata appunto nelle relative anagrafiche e la riapertura avviene per questi anche in valuta
Occorre verificare nella tabella Personalizzazione Contabilità Generale se sono compilate i Conti1 e 2 oppure le Contropartite1 e 2. Se sono stati specificati i Conti, le Contropartite devono essere 0 ed è necessario controllare il conto specificato in Conto Profitti e Perdite, se ci sono le Contropartite, è necessario che la Contropartita Profitti e Perdite sia valida e che nella tabella Contropartite sia associata a un sottoconto valido del piano dei conti.
Deve re-impostare lo status in doppio esercizio, e mettere come esercizio corrente 2008 e precedente 2007. A quel punto la prima nota ritorna modificabile: fate le rettifiche del caso e ri-lanciate la chiusura e riapertura conti. Non c’è bisogno di cancellare le registrazioni. Basta sistemare la tabella in 1-D-M e ri-lanciare la chiusura e riapertura conti con la “spunta” corretta.
Prima di eseguire la procedura di chiusura dell’esercizio contabile faccia un test per evitare di eseguire la chiusura dei conti se sono presenti registrazioni appartenenti all’esercizio da chiudere (nel caso 2007) con data registrazione successiva a quella indicata per rilevare le registrazioni di chiusura (cioè reg. di competenza es. 2007 ma con data registrazione 2008).
Eseguendo la chiusura, nei messaggi di log è segnalato: “ATTENZIONE: sono presenti registrazioni con esercizio di competenza uguale a quello da chiudere (2007) eseguite in data successiva a quella impostata come data di rilevazione delle registrazioni di chiusura Elaborazione ditta ‘PROVA’ non effettuata.”.
Nel tuo caso ci sono Note di Accredito registrate con data 2008 ma esercizio. di competenza 2007?
Dal menu (2 b b,) basta richiamare le registrazioni errate e cambiare l’esercizio di competenza da 2007 a 2008.
Non esiste un programma o una utility che segnali che la chiusura dell’esercizio è corretta. Un controllo da eseguire subito dopo la chiusura è possibile farlo dalla stampa di bilancio (2-2-1). Richiedi una stampa di bilancio selezionando come esercizio di competenza “precedente”, non deve essere stampato nulla ma nei messaggi di log deve essere segnalato il seguente messaggio: L’esercizio è stato chiuso per la ditta (oppure non esistono registrazioni nel periodo indicato). Eseguire l’elaborazione spuntando l’opzione ‘Non considerare le registrazioni di chiusura’. Se la chiusura è corretta, anche le registrazioni di apertura lo sono, ma il cliente può eventualmente controllare il partitario del conto “Bilancio di apertura” con le registrazioni del 2008.
Non c’è bisogno di “tornare indietro”: liquidazione e bilancio possono essere ristampati sempre, anche dopo aver fatto la chiusura dei conti.
mmagino che l’azienda sia stata movimentata anche dopo la data del 31/07, in tale caso non possiamo fare altro che chiudere e riaprire l’azienda in modo manuale.
Registrare i movimenti di chiusura al 31/07 sia del Conto Patrimoniale sia del Conto Economico per poi eseguire l’apertura in data 01/08. Provare a chiedere al commercialista se sia necessario tale adempimento, alcuni sostengono di no e che è sufficiente un Bilancio a Data (probabilmente è in base al tipo di cambio societario).
Friendly, in automatico, può chiudere e riaprire in automatico (solo patrimoniali) un anno contabile non una porzione di anno.
E’ sufficiente creare un nuovo esercizio contabile con maggiorato di 1 (es.: se l’esercizio che va dal 01/01/08 al 30/04/08 si chiama 20, l’esercizio che andrà dal 01/05/08 al 31/12/08 si deve chiamare 21!). Eseguire poi la chiusura e riapertura conti tra l’esercizio 20 e l’esercizio 21. Ovviamente questa procedura si può lanciare ESCLUSIVAMENTE se non ci sono registrazioni fatte in data > 01/05/08. Se vuole una chiusura e riapertura conti questa deve essere fatta tra 2 esercizi contabili diversi. L’esercizio, per regola di Friendly, deve avere un codice di 1 in 1. Gli esercizi si possono chiamare 2008, 2009, 2010 o anche 1, 2, 3, non cambia nulla (è solo un codice).
Nella tabella personalizzazione contabilità generale i primi due conti “conto utile d’esercizio” e “conto perdita d’esercizio” sono conti del patrimoniale (rispettivamente passivo e attivo). I conti successivi “Conto risultato d’esercizio (utile) ” e “Conto risultato d’esercizio (perdita) ” sono conti dell’economico (rispettivamente costi e ricavi). Se è stata eseguita una chiusura d’esercizio in modo errato e quindi è si ha la necessità di eseguirla nuovamente, non è necessario ripristinare il backup degli archivi: sistemate la tabella “Personalizzazione contabilità generale ” ed eseguite nuovamente la chiusura e riapertura dei conti con la spunta “Cancella le registrazioni precedentemente generate con le stesse date e le stesse causali” selezionata
Una strategia che non comporta la cancellazione diretta del Database potrebbe essere questa: – Eseguire la chiusura e apertura dei conti. – Cancellare l’apertura generata da Friendly. – Inserire manualmente l’apertura dei conti patrimoniali con i dati dell’effettivo bilancio.
Se il 2004 deve essere chiuso manualmente, dovete procedere alla creazione delle numerazioni manualmente; si può procedere in questo modo: – Entrare in 1 D M e premere F7 in modo da inizializzare le numerazioni dei documenti dall’anno 2005 per il 2006; – Entrare in anagrafica ditta, cliccare sulla cartellina verde e creare un nuovo esercizio con codice 2006; – Sempre in anagrafica ditta, nel Tab “Dati contabili” mettere esercizio corrente 2006, precedente 2005 e impostare lo status esercizio su “Doppio esercizio”; – Sempre in anagrafica ditta cliccare sul cartellina ROSSA e creare le attività e i registri IVA per l’anno 2006. Non ci sono particolari controindicazioni, se non il fatto che l’azienda deve esser conscia che nella pratica il 2004 non l’ha chiuso (ovvero non ha fatto tutte le stampe in definitivo). Attenzione a un’altra cosa: se bisogna eseguire ulteriori registrazioni nell’anno 2004 bisognerà riportare, in anagrafica ditta, l’esercizio corrente = 2005 e precedente = 2004. Sui partitari se NON metto filtri sulle date, mi considera solo il 2006. Se dico di considerare anche il 2005 non avrò una situazione corretta poiché non c’è ancora la riapertura dei conti tra il 2004 e 2005. L’esercizio 2004 va ad ogni modo chiuso, per avere una situazione contabile corretta. In pratica Friendly gestisce n esercizi, ma solamente 2 aperti contemporaneamente: solitamente quello in corso e l’esercizio precedente che si sta per chiudere.
Può essere dovuto al fatto la classe di contabilità al quale appartiene il conto riepilogativo Perdita di esercizio o Utile di esercizio sia di tipo Conto riepilogativo. Deve essere invece un conto di tipo Patrimoniale (quindi ATTIVITA’ o PASSIVITA’).
Sicuramente questa registrazione generata in automatico dal programma di chiusura l'apertura é errata, poiché i conti utilizzati non sono corretti. Verificate nella tabella personalizzazione contabilità generale (1.6.M) che i conti per l’utile e per la perdita di esercizio siano corretti. In particolare nel tab Conti/1 nelle caselle Conto utile d’esercizio e Conto perdita di esercizio vanno inseriti due sottoconti del patrimonio netto dello stato patrimoniale mentre nelle caselle conto Risultato dell’esercizio (utile) e Risultato dell’esercizio (perdita) dovete inserire due sottoconti del conto profitti e perdite oppure inserire direttamente il conto Profitti e perdite in modo da generare una registrazione del tipo: Perdite di esercizio a Profitti e perdite
Verificare che in Personalizzazione Contabilità Generale (1-6-M) le Causali che Friendly utilizza per fare la Chiusura/Riapertura e soprattutto quella di rilevazione utile/perdita esercizio siano specifiche. Modificare lo status della Ditta a Doppio Esercizio. Modificare le registrazioni errate. Rieseguire la Chiusura/Riapertura conti spuntando il flag “Cancella le registrazioni in precedenza generate con….”. Le date devono coincidere con la Chiusura/Riapertura fatta in precedenza. Sistemare lo status della Ditta.
Se per chiusura dell’esercizio 2005 intende chiusura contabile, per tornare indietro è sufficiente cancellare le registrazioni di chiusura dell’anno 2005 le reg. di apertura dell’anno 2006 e la registrazione della rilevazione utile/perdita (tramite il prg. di stampa prima nota filtrando con causale). Sistemare poi l’esercizio contabile corrente e precedente e lo status esercizio in anagrafica ditta.
Il metodo suggerito al cliente è corretto, perché il calcolo si basa proprio sul credito iva maturato nell’anno e trasformato in compensabile. Il fatto di riferire il credito al trimestre piuttosto che all’anno è solo una mera questione espositiva.
Gli importi che si riferiscono ai versamenti non eseguiti poiché inferiori al minimo sono esposti nelle liquidazioni successive nel campo “Credito iva periodo precedente” con segno “-” e quindi aggiunti al debito del periodo. Se come nel suo caso, nel terzo trimestre non è stata versata interamente l’iva, c’è la possibilità di inserire una estromissione iva (in questo caso visto che viene versata a novembre la inserirei nel quarto trimestre) del tipo “debito da vers. da liq. prec.”. Nella stampa della liquidazione del quarto trimestre il debito iva sarà maggiorato di questo importo che dovrà essere specificato nei dati versamento in modo che venga preso in considerazione nella liquidazione annuale. In realtà questa operazione non è corretta fiscalmente, nel caso di versamento di iva relativa a periodi precedenti in quanto non versata nel periodo di competenza. E’ necessario fare un Ravvedimento Operoso e versare l’iva in questione con una deleghe F24,. stampare le liquidazioni normalmente e modificare nei dati versamento l’importo dell’iva versata aggiungendo tale importo in modo che venga conteggiato nell’annuale.(estromissioni).
Bisogna fare un’estromissione (menù 2-b-1) del tipo ‘debito da vers da liquid. pr.’ per l’importo non versato nella precedente liquidazione.(estromissioni).
La casella è disabilitata e quindi non editabile nei casi di liquidazioni di Dicembre/4° trimestre, liquidazione Annuale e Acconto di dicembre se calcolato secondo il sistema ‘storico’. In questi contesti, infatti, non è previsto l’utilizzo di questa procedura ed occorre creare l’estromissione manualmente tramite l’apposito programma.(estromissioni).
Affinché l’esposizione del credito compensabile sia corretta bisogna fare un’estromissione del tipo “Credito iva del periodo passato a compensabile”, in questo modo si passa il credito da periodo a compensabile e l’estromissione fatta correttamente da iva a f24 non verrà più esposta in negativo.(estromissioni).
Se desidera avere l’importo a F24, deve inserire manualmente un’estromissione a dicembre.(estromissioni).
Inserire una estromissione del tipo “debito da versare liquidazione precedente”.(estromissioni).
I sottogruppi corrispondenti a un gruppo merceologico non si possono filtrare per gruppo corrispondente, si vedono sempre tutti. Selezionando, però, un sottogruppo non appartenente al gruppo selezionato un messaggio avverte dell’incongruenza.
Se si vuole ottenere una valorizzazione a zero è sufficiente togliere la spunta da “agg ultimo costo” e “agg data ultimo carico” dalla causale usata per i carichi di quegli articoli e lanciare la ricostruzione dei progressivi correnti di magazzino (ovviamente se sono stati modificati manualmente i progressivi di magazzino le modifiche manuali saranno sovrascritte).
La stampa inventario di magazzino valorizza ovviamente solo gli articoli la cui giacenza è positiva. Se si sceglie solo la stampa dei negativi (ossia delle situazioni di magazzino anomale) l’esistenza finale sarà sempre a zero. Se nel totale si esponessero anche le righe con giacenza NEGATIVA (assieme alle positive) l’inventario sarebbe ERRATO perché il totale finale sarebbe decurtato dalle righe di giacenza negativa.
Le consiglio di eseguire una ricostruzione dal percorso 4 – B – A perché probabilmente avete un disallineamento sui progressivi articoli.
In Friendly non c’è alcun legame tra la chiusura di magazzino e la chiusura contabile, quindi la richiesta è ammissibile e fattibile.
L’unico prerequisito è di aver la certezza di far “tornare” il valore dell’inventario di magazzino con il valore indicato (e già chiuso) in contabilità sul bilancio.
Verifichi che la causale di magazzino utilizzata per i carichi da terzista abbia la spunta su ultimo costo e valorizzi sia la quantità sia il valore. In seguito lanci la ricostruzione dei progressivi correnti di magazzino.
Quando si fanno stampe inventario parzializzate (su taluni magazzini) si può utilizzare il flag in maschera “Usa costi ricavati dai movimenti di …” Che fa sì che i costi siano rilevati NON solo dai carichi VALORIZZANTI intervenuti e SOLO sul magazzino oggetto di filtro, ma su tutti i magazzini. In tal modo il valore viene calcolato. Valorizzazioni di questo tipo sono ammesse con tipo elaborazione “a data” e non “attuale”.
Una soluzione potrebbe essere quella di generare un file .txt contenente tutti gli articoli da inventariare secondo le specifiche di “Imposta File Terminale” della Gestione Documenti (gestione Documenti-> File-> Imposta File terminale). Il file si può generare con una query o con una stampa parametrica. Da “Gestione Documenti” inizializzare un documento (di movimentazione interna), entrare nel corpo del documento e utilizzare la Funzione “Importazione File terminale”. Nel documento saranno generate tante righe quante sono quelle contenute nella lista predisposta. Se abbiamo specificato solo i “Codici Articolo” e non le quantità e/o costo, potremo sempre entrare in modifica del documento e integrarlo con le quantità e i costi reali.
Avremmo la necessità di stampare l’inventario globale con i magazzini separati. Sappiamo che c’è la possibilità di stamparlo per un unico magazzino ma, visto che ne abbiamo circa un centinaio, vorremmo stamparli tutti assieme. Esiste già un report o un’opzione che ti permetta di farlo? Nel caso contrario come possiamo intervenire?
Le informazioni considerate dall’inventario fisico sono (per articoli normali): – data d’inventario – esistenza alla data inventario – qta inventario L’inventario fisico opera così: Crea una bolla di movimentazione interna con data documento = data inventario, impostando qta = (qta inventario – esistenza); se ci sono movimenti SUCCESSIVI a data inventario l’esistenza ATTUALE può essere diversa da qta inventario, perché Friendly tiene conto anche di quei movimenti. Se nel suo caso facesse un inventario fisico con data odierna ed esistenza odierna fosse 389, e la qta inventario 500, Friendly deve creare una bolla di movimentazione interna con qta 111.
Una volta lanciata la “Reimpostazione progressivi” (dal menu 2-B-2) il programma annulla l’ultima chiusura fatta e rende corrente, ad esempio, quella del 31/12/2007. Quindi si ritorna nello stato precedente alle 3 operazioni di chiusura del magazzino. A quel punto, inserito il documento mancate e rifatti i 3 passi di chiusura (aggiornamento progressivi + stampa inventario con valorizzazione ‘inventario finale’ + cambio esercizio magazzino) otteniamo un inventario finale che deve corrispondente con quello iniziale al 01012009. E’ ovvio che se quest’ultimo lo si confronta con quello realizzato con la precedente chiusura, può essere diverso per effetto del nuovo documento inserito o dalla modalità di valorizzazione scelta, diversa dalla precedente.
Per listino fornitore s’intende il listino speciale del fornitore ABITUALE 1 dell’articolo; quindi non un fornitore a caso ma per quel fornitore indicato nell’anagrafica articoli. Penso che sia qui la ragione della mancata attribuzione.
La stampa inventario finale deve riportare i dati di tutti i magazzini di tipo ‘merce propria’, sono compresi anche i mag. terzisti e/o altri depositi (merce propria c/to terzi), infatti, il programma nella stampa definitiva inibisce le altre scelte (singolo mag, ecc…).
I campi del report individuati come ” luogo di destinazione” vengono riempiti se in anagrafica e’ presente nella prima pagina il campo “destin merce”, mentre i campi che nel report vengono individuati come “destinazione diversa” vengono inseriti direttamente nella fattura nel tab piede alla voce ” destinazione diversa 2″. In ogni caso tutte le destinazioni possono inserite facendo lo zoom e vengono selezionate tra quelle inserite in anagrafica tra le 4 voci inserite e tra quelle che si possono inserire in “altri indirizzi”.
Se l’aggiornamento progressivi è stato lanciato con la spunta “storicizza progressivi precedenti”, potete recuperare i progressivi precedenti utilizzando l’utility 2.B.2 (Reimpostazione progressivi). Se invece è stato eseguito l’aggiornamento senza storicizzare i progressivi precedenti e non avete copie di backup l’unico modo potrebbe essere quello da voi suggerito: 1) Stornate manualmente dai progressivi definitivi gli eventuali documenti presenti al 31/12/2009 2) Caricate l’inventario fisico al 31/12/2009 3) Eseguite l’aggiornamento dei progressivi dal 30/12/2009 al 31/12/2009 Poi proseguite nelle chiusure come di consueto.
Non è possibile creare un “listino speciale cliente” partendo da un “listino generico”, è vero il contrario. Solitamente i listini speciali vengono utilizzati per gestire delle eccezioni sul listino generico. Se il vostro obbiettivo è quello di creare un listino completo per un determinato cliente, è conveniente creare un nuovo listino generico solo per quel cliente (sono disponibili 9999 listini)
Non vi è un limite fisico, comunque consigliamo di non eccedere le 1000 righe.
assolutamente no. Il campo moltiplicatore prezzi presenti nei LISTINI ( ma in qualsiasi altra tabella MOVORD, MOVMAG, ..) deve sempre essere uguale a quello presenti nell’anagrafica dell’articolo (tabella ARTICO); infatti tabe campo non è modificabile ovunque.
E’ obbligatorio aggiornare almeno i progressivi definitivi fino alla data alla quale volete cancellare i documenti.
Il programma ‘Stampa Etichette’ non ha la possibilità di stampare i prezzi, se scelti, riferiti ad una unità di misura diversa dalla principale, non ci sono flag/impostazioni sulla finestra di stampa etichette che consentono di scegliere un prezzo rispetto ad un altro. A livello di anagrafica infatti è possibile indicare per lo stesso articolo/listino sia prezzi riferiti alla UMP, sia prezzi riferiti alla Unità di misura Secondaria: in tal contesto il programma non saprebbe quali prezzo esporre in etichetta, quindi espone solo i prezzi relativi alla UMP.
Il programma offre due soluzioni possibili: A) Se utilizzo la seconda unità di misura (HH=60 MN) sul campo Colli inserisco 2 Minuti (MN) il programma calcola sul campo “Q.ta” in centesimo il valore cioè (2/60) cioè 0,033; moltiplicando il prezzo riferito alla prima unità di misura per 0,033 si ottiene il valore di riga corretto riferito alla seconda unità di misura. B) Se invece voglio avere direttamente il prezzo riferito alla seconda unità di misura, allora devo caricare in anagrafica articoli anche un listino riferito alla stessa.
Per Friendly è indifferente: la cosa importante è che il tipo bolla/fattura abbia l’indicazione che non segue fattura e dev’essere impostato il giusto magazzino (del tipo: merce altrui).
La chiave della tabella BARCODE di Friendly è codditt/barcode per cui non è possibile a livello di database creare due record con lo stesso barcode/codice a barre.
Il costo medio dell’anno è calcolato sulla base dei progressivi totali che vengono aggiornati con la chiusura di magazzino. Quindi nel suo caso specifico il calcolo sarà effettuato considerando i movimenti a partire dal 2008.
Può utilizzare la Stampa Vis. Schede Articoli 4-1-4 e per visualizzare l’esistenza iniziale, spunti “Consideri lo storico” e “Calcola saldi iniziali”.
Il costo medio probabilmente non viene alimentato perchè nella causale di magazzino utilizzata non avete indicato “Valorizzazione + +”. Se non lo indicate per Friendly il valore di quel documento è 0 e 0/quantità fa sempre 0. Altro motivo potrebbe essere che abbiate lasciato prezzo 0 sul documento.
Per far questo occorre innanzitutto allineare la giacenza fisica con quella contabile attraverso la gestione di un inventario fisico, fatto questo va verificato che tutte le causali di magazzino interessate dal ciclo attivo/passivo e di produzione siano correttamente impostate, per quanto riguarda sia la determinazione della giacenza che, nel caso dei carichi, della valorizzazione. Al riguardo può trovare dell’utile documentazione nella guida in linea, tra gli altri potrebbe consultare: – gestione inventario fisico – causali di magazzino – magazzini e causali di movimentazione – causali di magazzini e tipi bolle/fatture documento
Usare il programma (1-L-B) di Stampa listini. 1) indicare il fornitore 2) indicare il listino 0 per avere quello ad ultimo costo (oppure uno valido da 1 a 999). 3) tramite il pulsante seleziona articoli selezionare quelli apparteneti al gruppo scelto (o a un certa famiglia, eyc….)
Per allineare le giacenze la procedura standard in Friendly è utilizzare GESTIONE INVENTARIO FISICO (4.2.2) che consente di creare delle BOLLE DI MOVIMENTAZIONE INTERNA che allineano le esistenze contabili (nel programma) con le esistenze fisiche . L’esistenza fisica degli articoli può essere inserita o da una bolla di movimentazione interna con causale neutra o da una lista selezionata articoli. Comunque per il funzionamento puoi consultare la guida on-line che è la migliore fonte.
Non è possibile contabilizzare documenti che non abbiano una riga iva, se nel ddt ci sono solo omaggi del tipo sconto merce nc non è attribuito nessun codice iva e la contabilizzazione non va a buon fine.
Friendly per generare i PDF usa il runtime di Crystal Report che esporta i documenti come immagine. Per questo motivo i testi presenti nei pdf generati non possono essere modificati poiché in realtà sono delle immagini.
I dati bancari dell’azienda che emette i documenti sono indicati nell’anagrafica clienti (Codice NS Banca) questo per indicare dove si prevede l’incasso da quel cliente. Poi nei documenti è ereditato tale codice banca. Ovviamente occorre compilare la tabella banche.
1) Nel DDT ricevuto basta indicare nella colonna “stampa” l’indicazione “omaggio solo imponibile” in tal modo i totali “devono” tornare. Comunque in caso di differenze anche minime esiste la funzione “sblocca castelletti” che serve proprio a rettificare sulla fatt. diff. ric. il castelletto iva/contropartite. 2) No. Non è possibile, bisogna richiamare i DDT in variazione e mettere la spunta sulle spese di incasso.
Confermiamo che è possibile modificare una registrazione di omaggio anche se generata in automatico.
Non ci sono meccanismi particolari di proposta, l’importante è che l’articolo da “scontare” sia marcato con un omaggio di tipo “sconto merce” nel campo “Stampa Riga”. La gestione del kit è da sconsigliare, soprattutto se ci sono impegni cliente a monte. Meglio eseguire movimenti di magazzino singoli.
Aggiornare office a release superiori Office 2007 o Office 2003
Friendly per generare i PDF utilizza il Runtime di Crystal Report. E' noto che alcune volte gli algoritmi di generazione dei PDF / EXCEL ecc. che usano questa Runtime possano fallire, soprattutto se si tratta di stampe particolarmente elaborate o con un numero di pagine molto elevato. L'unica soluzione possibile è quella di installare una "stampante pdf virtuale" (se ne trovano varie anche freeware); si tratta di software che creano stampanti virtuale in grado di generare file in formato pdf.
Modificare un codice cliente di un documento dopo averlo memorizzato è possibile, ma, per scelta di analisi, gli unici dati che vengono eventualmente modificati ed aggiornati con il nuovo codice sono relativi alle coordinate bancarie; infatti compare un messaggio di avviso chiedendo conferma dell’eventuale sostituzione, altri dati sensibili (istino, agenti, pagamento ) rimangono inalterati e quindi occorre modificarli manualmente.
Sicuramente devo emettere una fattura d’acconto per il 20% della fornitura, perché incasso dei soldi senza aver consegnato merce. Qui verserò IVA sul 20%. Poi emetterò fattura per il totale della fornitura stornando precedenti acconti.
Nel piede della bolla sono previsti alcuni tipi di spese, non è possibile prevederli tutti (oltre a quelli da te elencati ci potrebbero essere potenzialmente anche spese sdoganamento, spese cauzioni vuoti, spese affitto bancali, ..). Per quel che riguarda le spese d’incasso bancarie, se volete utilizzare la casella indicata sulla forma di pagamento, è giusto creare un codice pagamento per ogni importo di spesa che potrebbe capitare. La cosa che normalmente consigliamo, è di aggiungere delle righe “D” nell’ultimo DDT con la contropartita contabile corretta.
Il programma di ‘fatturazione differita interattiva’ seleziona solo il tipo documento congruente con il tipo fattura prescelto, quindi con il tipo documento fattura differita ricevuta verranno filtrati i soli ddt ricevuti, per mantenersi allineati alla fattura ricevuta si potrebbe aggiungere una riga con il codice ‘D’ e il campo stampa riga ‘solo fattura’ per detrarre il valore relativo al ns. reso già documentato con il ddt emesso al fornitore con il quale abbiamo anche già scaricato il magazzino. Se, invece di detrarre nella fattura, il ns. fornitore ci invierà una nota credito in gestione documenti è presente anche il tipo documento NOTA CREDITO RICEVUTA, attenzione in questo caso ad utilizzare una causale di magazzino nulla per non ottenere uno scarico doppio avendo già scaricato il magazzino al momento della registrazione del ddt emesso a fornitore di reso.
Nella tabella bolli non è possibile inserire più di 4 codici Iva esenti. In alternativa, si può inserire una riga a mano direttamente sul documento, utilizzando l’articolo “D” e specificando una descrizione del tipo “Spese addebito bolli” per ogni codice Iva esente aggiuntivo indicando una appropriata contropartita.
Nel CD del rilascio e successivamente, eseguendo il setup standard, nella cartella RPT di Friendly, esiste un report, precisamente BSVEFDRA, che dovrà essere rinominato BSVEFADI o altro che raggruppa gli articoli a parità di prezzo, sconto, provvigione, codice IVA, etc.
Per fare quianto richiesto occorre : 1 – Richiamare il DDT ricevuto 2 – Da “Menù Testata” utilizzare “Nuovo documento da precedente (Ctrl+F2) 3 – Impostare gli estremi del nuovo documento 4 – Impostare il codice cliente, il tipo bolla fattura ecc… del nuovo documento
Quando si modifica un DDT la fattura va necessariamente rielaborata altrimenti i totali non vengono aggiornati. È necessario, dunque, che dopo aver modificato il DDT, venga selezionata e rielaborata la fattura differita collegata a quella bolla. Oppure, per non correre il rischio di dimenticarsi di rielaborare la fattura differita potreste riaprire la fattura differita dal menu 4-1-9 e modificare le bolle dal pulsante “Modifica DDT”.
Per il reso da cliente ed il reso a fornitore Friendly ha 2 tipi documenti specifici: NOTA ACCREDITO EMESSA (reso da cliente) NOTA ACCREDITO RICEVUTA (reso a fornitore). Può essere ancora più corretto emettere un DDT ricevuto da cliente (assolutamente No emesso) al momento del ricevimento merce resa dal cliente ed un DDT emesso al fornitore per la merce che renderemo al fornitore, in quel caso le note credito successive avranno causali nulle ma saranno il documento fiscale che verrà poi contabilizzato. In merito alla causale di magazzino andranno distinte causali di reso merce attive/passive (che dichiarano il reso fisico della merce) e causali che invece rilevano solo una correzioni di quantità e/o di valore con le opportune impostazioni (per esempio prezzo/sconto errato o pezzi consegnati diversi dal documento). Le consiglio di impostare per semplicità operativa dei suoi clienti, tipi bolla/fattura già opportunamente confezionati.
nel piede del documento il campo “Data inizio trasporto” ha 2 significati: se il documento possiede il vettore 1 indicato tale campo assume il significato di “Data ritiro”, invece se il documento NON possiede il vettore 1 indicato quel campo assume il significato di “Data inizio trasporto”. Di conseguenza nei report dello stesso campo ne viene condizionata l’esposizione nelle 2 caselle “Data inizio trasporto” e “Data ritiro”. Sono stati forniti i Report: BSVEBOLL.RPT BSVEBOLC.RPT BSVEBOLV.RPT BSVEBOLML.RPT
Consigliamo di abilitare entrambe le opzioni per la gestione dei RID e dei MAV. Si renderà necessario però utilizzare una codifica parlante delle forme di pagamento; ad esempio: tutti i codici pagamento che vanno da 300 a 399 sono dedicati ai RID, tutti i codici forme di pagamento che vanno dal 400 al 499 sono dedicati ai MAV. Ne consgue che l’utente dovrà porre particolare attenzione non solo nella scelta del tipo di pagamento (Tratta) ma anche nei codici da filtrare; ad esempio quando vorrà generare un file RID dovrà applicare il filtro da codice 300 a codice 399 e poi dovrà selezionare dal menu strumenti “Genera file RID”.
L’errore che viene fatto spesso è quello che di generare la Fattura Differita poi modificare i DDT senza rielaborare nuovamente la Fattura Differita: ne consegue che quel record di Testata Documento, che porta con sé i totali calcolati in precedenza, non è più uniforme al corpo della fattura differita (che punta ai record delle righe) che punta dunque al corpo dei DDT modificati. Consigliamo di rielaborare la fattura differita.
Nel documento emesso bisogna gestire anche l’incasso e in fase di contabilizzazione spuntare il flag “contabilizza incassi e pagamenti”. Avremo due registrazioni contabili per ogni corrispettivo emesso. Solitamente i corrispettivi non vengono contabilizzati; dalla contabilità si registra un unico corrispettivo del totale giornaliero.
la tabella è la seguente: tabcsar – Classi sconto articoli. Esiste la calsse di sconto 1 in anagrafica articoli ma non è presente nella tabella classi di sconto 1-k-7.
In Gestione documenti non ci sono funzionalità automatiche di questo tipo.
Il campo “spesa incasso” mostra sempre quanto è indicato, come spesa, nella forma di pagamento. Non può essere resa modificabile. Nel caso specifica può gestire questo recupero spese come codice articolo presente nel corpo ordine, con l’importo voluto.
In Friendly il calcolo delle provvigioni avviene in questo modo: Se PROVVAVAL = “S” VALPROV1 = QUANT * PROVV1, alla fine il valore è arrotondato matematicamente ai 2 decimali; VALPROV2 = QUANT * PROVV2, alla fine il valore è arrotondato matematicamente ai 2 decimali; Se PROVVAVAL = “N” (caso normale) VALPROV1 = VALORERIGALORDOSCOPAG * PROVV1 / 100, alla fine il valore è arrotondato matematicamente ai 2 decimali; VALPROV2 = VALORERIGALORDOSCOPAG * PROVV2 / 100, alla fine il valore è arrotondato matematicamente ai 2 decimali; dove: PROVVAVAL = Flag S/N. Quando vale “N” (default) indica che PROVV1 e PROVV2 rappresentano una percentuale sul valore della vendita (lordo sconto pagamento). Quando vale “S” indica che PROVV1 e PROVV2 costituiscono un valore che l’agente percepisce per ogni QUANT VALORERIGALORDOSCOPAG = Valore di riga al netto di tutti gli sconti tranne lo sconto pagamento, sempre arrotondato matematicamente ai 2 decimali. E’ un campo calcolato, non esiste quindi un campo di database che contenga tale valore. Costituisce la base di calcolo delle provvigioni a percentuale VALORERIGALORDOSCOPAG = VALORERIGALORDO * (100 – SCONTTEST1) / 100 * (100 – SCONTTEST2) / 100 Alla fine questo valore è arrotondato matematicamente ai 2 decimali.
Non esiste alcun automatismo per riportare le note di riga o le note del documento sulla descrizione di prima nota, per diversi motivi: – Le note di riga e di documento sono un campo memo (quindi illimitato), le descrizioni di prima nota sono campi testuali; – Le note di riga sono riferite al singolo articolo: contabilizzando l’importo viene riportato sulla sommatoria delle righe con la stessa contropartita contabile ! – Le note di piede sono univoche e sono riferite a tutto il documento: ogni singolo documento ha più righe (cliente, IVA, ricavi, ..).
la combo da cui scegliere l’unità di misura legge le unità di misura già inserite con articoli precedenti. Quindi se si vogliono avere in elenco nuove unità di misura, bisogna inserire più articoli, con differenti unità di misura, affinchè queste rimangano memorizzate.
Il sito è il seguente: http://www.cbi-org.eu/
per far fronte alla sua richiesta le propongo due possibili soluzioni: 1) E’ valida solo con l’unità di misura principale. In anagrafica articolo impostare il ricarico a lei utile per avere un prezzo corretto; Creare un DDT ricevuto con l’unità di misura principale (NR); a questo punto andare nel Menu Riga e selezionare Ricalcola Listini, questo creerà un listino generico per l’unità di misura (NR). 2) Anche per questa soluzione è necessario che sia specificato il ricarico nell’anagrafica, poi andare in Variazione Prezzi (1-L-A) e impostare: “Tipo elaborazione”=”Aggiorna/crea listino generico”, “Tipo Variazione”=”Ricarico/Margine”. Premere su “Seleziona Articoli da documenti di magazzino”, accettare (o rifiutare) le modifiche per ogni articolo ottenendo in questo modo, un listino generico per l’articolo con unità di misura (NR).
Si possono ipotizzare diverse soluzioni, ad esempio : 1 – Gestire i contratti utilizzando il Customer Service, l’importo del contratto è quello del canone e periodicamente (mensilmente, ogni tre mesi, ecc..) si fattura il contratto e viene incrementato il valore del canone già fatturato. 2 – Utilizzare la gestione ordini associando il contratto ad un articolo di magazzino, la quantità sarà uguale al numero delle rate e l’importo quello complessivo del canone, poi dalla gestione documenti si richiama la riga dell’ordine e si fattura l’importo del periodo defalcandolo quindi dall’importo dell’ordine (contratto). Se invece il cliente volesse gestire i contratti esclusivamente in contabilità la soluzione potrebbe essere quella di creare un mastro contratti e poi un sottoconto per ogni contratto (valutare se impostare questi s/conti con scadenziario) e poi girocontarli quando viene pagata la rata, in maniera da avere il residuo/saldo sul contratto e pure l’importo del versato; se si gestiscono a scadenziario si caricano all’atto del contratto anche le varie scadenze e si scaricano/chiudono quando la rata è in scadenza.
In presenza di Multireport, il programma di generazione file, prende sempre solo il report in prima posizione (Rep1). Quindi nel caso ci fosse l'esigenza di allegare un report che attualmente è in seconda posizione (Rep2) è necessario intervenire sul registro del multireport per portarlo sulla Rep1
In presenza di Reports contenenti dei parametri utenti, NON vengono generati né allegati. Viene generato un file di LOG in cui viene loggato il numero di documento sul quale non è stato possibile generare il file pdf da allegare
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BNFECONS Versione 23.0.0.185
Estrazione fatture elettroniche da magazzino
Operazione avviata il 07/08/2018 11.10.07
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--> Impossibile allegare alla fattura elettronica l'allegato contenente il PDF della fattura perché il report chiede dei parametri di avvio.
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Operazione terminata il 07/08/2018 11.10.18
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In anagrafica cliente è possibile valorizzare entrambi i campi, codice destinatario e mail PEC, ad ogni modo in fase di generazione del file xml ha priorità il codice destinatario sulla mail PEC.
La differenza tra la fattura verso privati e la fattura verso la pubblica amministrazione cambia solo per il "formato di trasmissione" che dipende dal codice destinatario che viene impostato in anagrafica cliente, se la lunghezza del codice ufficio PA è di 6 caratteri si imposta ‘FPA12’ (fattura verso PA), altrimenti se il codice è di 7 caratteri si imposta ‘FPR12’ (fattura verso privati).
Il campo "E-mail predefinita (commercialista)" è l’e-mail del destinatario in caso di nessuna integrazione (né PEC né DocEasy).
Al momento della generazione del file xml, il file può essere inviato tramite e-mail e la e-mail impostata in tale campo viene riproposta nel campo "indirizzo e-mail principale". Tale campo serve per agevolare l'invio del file ad una mail frequentemente usata, come per esempio quella del commercialista.
Non ci risulti ci sia un obbligo di tenere registri separati, ad ogni modo potrebbe essere consigliabile se si vuole ottenere una situazione ordinata e distinta, ma rimane una scelta libera dell'utente.
Se è presente una registrazione di prima nota collegata alla fattura ricevuta viene attivata la spunta su "Presente in contabilità" nella griglia della consolle della fattura elettronica.
La spunta "Presente in contabilità" viene valorizzata per documenti ricevuti solamente se esiste rispettivamente una registrazione di prima nota con stesso numero documento esteso, stesso conto e stessa data documento.
Se abilitata l’opzione di registro Bsfecons\Opzioni\DocEasyTest con valore a -1 si abilita l’URL dell’ambiente demo e sarà visibile anche nella descrizione della relativa voce di menù. In caso di abilitazione dell’ambiente test nella "Personalizzazione fattura elettronica", nelle credenziali di DocEasy, andranno inserite le credenziali demo".
L'opzione di registro "DocEasyTest" è necessario inserirla manualmente, non è un'opzione documentata che può essere selezionata nello zoom.
E’ possibile attivare entrambi i servizi di conservazione.
Per poter creare "nuovo ordine da precedente", a partire da un Impegno e da un Preventivo, deve: – Aprire l'impegno Cliente o il Preventivo interessato, dal quale generare un nuovo Impegno Cliente – Dal "Menu testata" selezionare "Nuovo ordine da precedente"; in questo caso la funzione risulta abilitata – Impostare gli estremi del documento che si vuole generare (Nuovo Impegno, Nuova Preventivo, Impegno di Cliente Aperto, ecc. Confermando il programma di predispone in automativo sul nuovo documento generato, che potrà essere revisionato, modificato, prima del suo aggiornamento.
La regola adottata da Friendly è la seguente: In caso di raggruppamento di più documenti, più impegni in un unico DDT, le spese di trasporto assegnate sul documento di destinazione, sono quelle del primo documento che Friendly sta raggruppando.
Premendo F5 sono visibili le condizioni commerciali valide per quel fornitore; se vuole vedere tutte le condizioni commerciali deve andare in anagrafica articolo (basta posizionarsi sul codice articolo e premere ALT+F3 e poi andare sulla scheda listini).
La fattura proforma non evade l’impegno da cui è stata generata ma riporta nel corpo il riferimento all’impegno cliente da cui è stata generata in previsione della generazione di una fattura immediata dalla fattura proforma. La fattura immediata generata dalla proforma sarà il documento di evasione rispetto all’impegno cliente. 1) fare una nuova fattura immediata impostando il codice cliente 2) richiamare la testata dell’ordine 3) cambiare il tipo bolla fattura e di conseguenza la causale in un tipo bolla fattura neutro 4) impostare il flag proforma 5) salvare il documento Se apre l’impegno troverà che questo non è stato evaso
Lo status di cancellazione logica sulle righe ordini non è gestito. Ci sono però una serie di campi nella griglia del corpo ordini che potrebbero essere utilizzate per l’esigenza del cliente: a) settare il flag “EVASO” in modo che rimanga la quantità ordinata originale e la quantità evasa a 0; b) azzerere le quantità ordinate e settare il campo “Stampa riga” a “No”.
Un metodo potrebbe essere il seguente: trattare le quantità e il prezzo in modo inverso (cioè nella colonna QTA metto il valore a corpo, e nel prezzo metto sempre 1). In questo modo posso evadere parzialmente l’ordine a corpo.
Per gli ordini/impegni parzialmente evasi prima lancia il programma “chiusura ordini rimasti aperti” (4-3-5), in questo modo tutti gli ordini/impegni risulteranno completamente evasi. A questo punto per eliminarli definitivamente può lanciare il programma “Cancellazione ordini” (4-3-4).
Quello da Lei segnalato è il comportamento normale e corretto di Friendly. Se trasforma un impegno cliente in un impegno cliente allora tutte le condizioni commerciali imputate nel documento originario vengono duplicate, ma nel caso di trasformazione da un impegno cliente in un ordine fornitore le condizioni commerciali vengono rideterminate, proprio perché cambia l’intestatario del documento. Nella finestra di duplicazione Le viene richiesto di indicare il codice conto a cui intestare il documento perciò applica le condizioni proprie di quel conto.
E’ sufficiente creare la Nota di Accredito Emessa evadendo l’Impegno Cliente con l’apposito tasto (Selezione Ordini Ctrl+F3) così come si fa con i DDT Emessi.
Sono molti i dati che il raggruppamento IC/DDT o DDT/FATTURE diventano insignificanti, oltre ai bolli per esempio c’è il problema delle spese d’incasso. Non sapendo al momento dell’impegno cliente se l’impegno verrà evaso in un ddt con altri impegni e nel ddt se verrà chiuso su un’unica fattura, la scelta sul nostro gestionale è stata quella di calcolare sull’ordine documento tutte le voci, che verranno comunque correttamente trattate in caso di riepiloghi. Qualsiasi soluzione automatica si volesse implementare arriverebbe a soddisfare alcuni casi non rispettandone però altri.
Alcune informazioni indicate in anagrafica, nel suo caso il “codice esenzione”, vengono riportate sul documento solo se si è in “nuovo”, queste non vengono aggiornate se si entra in “modifica” o se sono già presenti delle righe nel “corpo”.
Come indicato nella guida di quel programma il filtro ‘data di consegna’ si riferisce alla DATA CONSEGNA DI TESTATA. Tutti i filtri di quel programma operano sulla testata in quanto stampa sempre ordini completi, non può stampare ordini applicando dei filtri sulle righe. E’ il programma STAMPA SCHEDE ORDINI che invece applica filtri sulle righe.
Si deve estrarre solo ottobre e novembre, ossia i due mesi che non avete estratto. Non va ri-estratto Dicembre. Non ci devono essere situazioni in cui si vanno a estrarre provvigioni in periodo già estratti e già parzialmente o totalmente corrisposte. Le “condizioni” sono le classiche che determinano se la provvigione è maturata o no: se tali provvigioni sono sul fatturato, saranno subito maturate quindi candidate a essere corrisposte, se invece sono sull’incassato, queste maturano in base al fatto che il cliente abbia saldato le partite.
Se le provvigioni NON sono state estratte dai documenti (quindi non sono ancora finite nell’archivio provvigioni, PROVVIG) si può anche sostituire manualmente l’agente associato al documento. Se le provvigioni sono state già estratte, quindi possono essere in parte maturate e in parte no (poiché opera sull’incassato) eseguire queste operazioni potrebbe essere dannoso. Le provvigioni già estratte andrebbero trattate fino a esaurimento del ciclo col vecchio codice agente, pagando ovviamente il nuovo agente subentrato.
Purtroppo l’unica possibilità è ricostruire la base di calcolo dell’ultima fattura agente definitiva sulla scorta delle date di scadenza delle singole righe di provvigione (tabella gestione provvigioni) tenendo conto della modalità di maturazione provvigioni concordata con l’agente (sull’incassato, sul fatturato, sul maturato). Attenzione, se è necessario ricalcolare/ristampare la fattura agente occorre preventivamente intervenire manualmente sui progressivi (se già lanciata stampa in definitiva ENASARCO) su quelli di periodo e sulle singole righe che sono intervenute a formare la base di calcolo dell’ultima fattura agente definitiva (in queste ultime va ripristinata la situazione azzerando la colonna “pagato” e rimesso il valore corrispondente su quella “maturato” sempre che non bisogna risalire addirittura allo step precedente (prima dell’elaborazione maturato provvigioni).
Le modalità di maturazione sono indicate a livello di anagrafica agente, non è quindi possibile derogarlo documento x documento. Eventualmente si possono creare 2 agenti (che in realtà sono lo stesso soggetto) con modalità di corresponsione diverse e si utilizza uno o l’altro secondo i casi. E’ ovvio però che ai fini della fatturazione proforma, statistiche, ecc., saranno sempre 2 agenti separati.
Per quanto riguarda la prima richiesta, serve una verticalizzazione del programma; diversamente deve prima stampare dal programma Stampa Provvigioni (5.4) un prospetto per ciascun agente con le provvigioni maturate non pagate da allegare poi alla fattura. Per quanto al punto due, il programma per i versamenti ENASARCO (5.6), avendo preventivamente compilato la tabella ENASARCO (1.a.4), tiene conto dei minimali e massimali indicati.
Lo sconto pagamento influenza sia il valore riga e il valore merce. Solo il valore delle provvigioni (o meglio, l’imponibile provvigione) è calcolata al lordo dello sconto di piede/finanziario.
Non c’è una relazione stretta tra numero di listino e provvigioni. Se si vuole legare la provvigione al prezzo netto applicato, si possono gestire le provvigioni per “relazione sconti/provv.” dove maggiore è lo sconto (dato dal rapporto tra un listino di riferimenti è il prezzo netto di vendita) e più bassa è la provvigione.
Se l’agente matura le provvigioni sull’incassato, nel momento in cui si lancia l’elaborazione del maturato, la situazione è quella che hai riportato (reg. insoluto ma non ancora l’incasso) è giusto che la provvigione non sia maturata o che sia bloccata; se dopo aver registrato l’incasso, si lancia l’elaborazione del maturato ecco che la provvigione dovrebbe essere maturata o sbloccata. Il programma degli insoluti blocca le provvigioni se già estratte. E’ il programma dell’elaborazione maturato che sblocca le provvigioni o le passa nel maturato se sono incassate (ovviamente se opportunamente settata la spunta di sblocco).
Friendly gestisce il calcolo della percentuale di provvigione anche su ordini e impegni clienti oltre che nei documenti di magazzino, quindi forse non ha impostato correttamente le provvigioni sull’agente o esiste una tipologia di provvigione più specifica che ha priorità su quella dell’agente.
Le provvigioni sono calcolate sul prezzo di vendita: possono essere calcolate a percentuale o a importo, può essere impostata una provvigione diversa a secondo dello sconto applicato ecc.. Nel calcolo della provvigione non è possibile tenere in considerazioni più listini. Eventualmente utilizzare la tabella “relazione sconti / provvigioni”.
In Friendly, sull’agente è possibile esplicitare la modalità di corresponsione sul: – Fatturato: la provvigione è maturata alla data fattura – Maturato: la provvigione è maturata alla data scadenza – Incassato: la provvigione è maturata alla data scadenza + Decorrenza Maturato Provv (gg) se tipo pagamento è R.B. o Tratta oppure verifica che la scadenza sia stata effettivamente saldata per gli altri tipi pagamento – Incassato Totale: come per l’incassato ma deve essere valido per tutte le eventuali scadenze di una fattura) Il campo “Decorrenza Maturato Provv (gg)” impostabile in anagrafica Agenti, è il numero di giorni medio che impiega la banca ad accettare il pagamento o emettere l’insoluto. Quando su Friendly è registrato l’insoluto, se la provvigione era già stata estratta,automaticamente Friendly la pone in stato sospesa.
In base all'analisi il programma funziona in questo modo. Se gestite provvigioni sull'incassato, c'è la possibilità di sbloccare le provvigioni sospese durante tal elaborazione, se gestite sul maturato, è necessario provvedere manualmente a sbloccare le provvigioni sospese.
Friendly non ha una gestione di questo tipo, non è possibile emettere fattura per le sole provvigioni a un cliente. Ovviamente si può utilizzare per creare delle fatture indicando come articolo ‘fittizio’ la provvigione da ricevere dal cliente.
on Friendly per individuare qual è la percentuale di sconto effettivo applicata per un certo articolo, c’è la necessità di avere un valore base col quale eseguire il confronto. Tale valore base può essere l’ultimo costo d’acquisto o un listino. Non vi sono altre possibilità. Se proprio il suo cliente non vuole gestire listini, può proporre di lavorare non su percentuali di sconto, ma su percentuali di ricarico rispetto all’ultimo costo (impostando la tabella relazione sconti/provvigioni col segno meno sugli sconti
No, Friendly non ha la possibilità di gestire le provvigioni in valuta per gli agenti.
No, se l’agente si aggiunge (in un documento) dopo aver inserito le righe nel corpo, su tali righe del corpo non avviene l’attribuzione della % di provv. e quindi dei valori di provvigioni. L’agente è un’informazione che solitamente è associata all’anagrafica del cliente e quindi viene proposto automaticamente sulla testata del documento dopo l’indicazione del cliente, o comunque è opportuno indicarla prima di passare a inserire del corpo.
In Friendly tutti i campi a Valore sono gestiti con due decimali (escluso il prezzo unitario parametrizzabile da impostazione nella maschera di 'inizializzazione comuni globali' bn__insg). Non è possibile gestire le provvigioni con un numero superiore di decimali. Si potrebbero utilizzare gli articoli con il fattore Molt/Quant. Prezzo.
Nel caso di provvigioni su incassato, il programma di elaborazione del maturato non prende sempre in considerazione la data scadenza, dipende dal tipo pagamento. Se ad esempio non è una R.B. o una tratta il programma verifica che la scadenza risulti effettivamente saldata nello scadenziario, a prescindere dalla data. Quest’ultima potrebbe anche essere stata modificata a mano e quindi non sarebbe più in linea con quella rilevata nella gestione provvigioni. Solo se il pagamento è a mezzo R.B o Tratta viene testata la data scadenza.
Tramite la tabella relazioni sconti provvigioni, è possibile calcolare delle provvigioni in % sul prezzo effettivo di vendita, su fasce di ricarico, ad esempio: Prezzo di vendita 10€ (listino 1). Fascia sconto (ricarico) 0% / -10% -> provvigione 5% Fascia sconto (ricarico) -10% / -20% -> provvigione 6% Prezzo effettivo applicato 11€ allora provvigione 5% di 11€ Prezzo effettivo applicato 12€ allora provvigione 6% di 12€ Indicando una % di provvigione con segno meno (-) vengono calcolate provvigioni sul ricarico. La tabella relazione sconti provvigioni, per individuare la fascia di sconto, si basa sul rapporto fra il prezzo lordo applicato decurtato di tutti gli sconti tranne sconto pagamanto e l’ultimo costo di acquisto (o listino x).
Compilando correttamente la tabella ENASARCO, ovvero impostando come % a carico della ditta 2% e 0% a carico dell’agente, la problematica possa essere supportata. In merito alla gestione del fondo Assistenza del 2%, ora non è gestita.
Friendly legge il Codice Iva per la fattura proforma, non dall’anagrafica fornitore legata all’agente, ma dal codice enasarco associato all’agente. In dettaglio: 1) Apri l’anagrafica Agente 2) Nel Tab “Altri Dati” trovi il campo “Cod Tab. Enasarco” 3) Vai in gestione di quel codice Enasarco 4) Troverai il Codice Iva Fattura che dovrai far modificare. Nota: se quel codice enasarco era condiviso fra agenti italia ed agenti estero occorrerà duplicarlo, modificare il nuovo codice enasarco inserendo il codice iva corretto ed associare tale codice enasarco all’agente estero.
Il procedimento che avete descritto è corretto. Probabilmente non avete indicato come campo “Origine” della riga di acconto il valore “Acconto”. Se fate questo, l’acconto della provvigione verrà mostrato nella fattura proforma ma non nella stampa provvigioni. Per valorizzare in automatico il campo pagato occorre stampare in definitivo la fattura proforma.
Gestione Provvigioni: Per effettuare l’operazione tramite il programma di gestione provvigioni, come citato dal manuale può inserire un nuovo record di tipo “N” e serie “X”, sempre che il cliente non abbia utilizzato questa serie, e come origine movimento “Integrazione o storno” (Abstract manuale): …. per gli storni provvigioni dovuti su insoluti del periodo indicare nella colonna provvigioni col segno ‘meno’ ….. Per sicurezza conviene Indicare una forma pagamento del tipo ‘RB’ o ‘tratta’ …. Documenti: Per quanto riguarda la gestione dei documenti di tipo Notule/Parcelle, si possono inserire abbuoni sul piede documento oppure inserire righe con il campo prezzo negativo. Sarà necessario codificare una riga di “Tipo Fattura” con la descrizione appropriata, perché il programma non consente di inserire righe di Tipologia diversa nello stesso documento (“Tipo Fattura” e “Tipo Nota di accredito”).
Eseguire la stampa in definitivo della fattura proforma comporta che l’importo provvigionale passi da maturato a pagato e lo status provvigioni da “Non corrisposte” a “Corrisposte”. Quindi tornare indietro vuol dire riportare tali informazioni come prima, si può operare in due maniere, manualmente o grnerarando nuovamente le provvigioni rielaborando i documenti già eleborati e poi elaborando nuovamente le provvigioni maturate
riendly gestisce le provvigioni sull’incassato. Prima di registrare l’insoluto devo avere Generato le Provvigioni. Il programma di registrazione degli insoluti deve cambiare lo stato della provvigione mettendola a “sospesa” operazione che non è in grado di fare se la provvigione non è ancora stata generata.
L’ultimo costo è sempre riferito alla unità di misura principale e quindi non è possibile gestire questo tipo di assegnazione/calcolo delle provvigioni.
Per l’anno 2009 la contribuzione ENASARCO è rimasta uguale a quella relativa all’anno 2008. In particolare le percentuali contributive sono così suddivise: _ 6,75% a carico della ditta preponente _ 6,75% a carico dell’agente Rimangono invariati anche il MINIMALE contributivo ed il MASSIMALE provvigionale e precisamente: Agenti MONOMANDATARI: _ Minimale Contributivo: Euro 759,00 _ Massimale Provvigionale: Euro 26.603,00 (imponibile) x 13.50% = 3.591,41 Agenti PLURIMANDATARI: _ Minimale Contributivo: Euro 381,00 _ Massimale Provvigionale: Euro 15.202,00 (imponibile) x 13.50% = 2.052,27 AGENTI OPERANTI IN FORMA DI SOCIETA’ DI CAPITALI (srl ed SpA): _ Non vi è alcun minimale contributivo o massimale provvigionale. _ La percentuale contributiva è completamente a carico della ditta preponente ed è: 2% fino a 13 milioni di Euro; 1% tra 13 e 20 milioni di Euro; 0,50% tra 20 e 26 milioni di Euro; 0,10% oltre 26 milioni di Euro. Innanzitutto devono essere aggiornate le tabelle ENASARCO come da Figura1 (se agente MONOMANDATARIO). Quindi all’interno delle tabelle, se sono effettuate tutte le stampe definitive delle fatture proforma e sono contabilizzate le provvigioni, appena si raggiunge la situazione descritta dalla figura 2, il programma, non calcola e non espone più il contributo ENASARCO sulle fatture proforma. ALTRA SOLUZIONE: Porbabilmente l’agente ha già raggiunto i massimali nel periodo, oppure i massimali inseriti nelle tabelle ENASARCO (1-A-4) non sono stati aggiornati .
l’estrazione delle provvigioni è assolutamente indipendente dalla gestione dell’iva ad eseigibilità differita, per cui il motivo della non estrazione delle provvigioni è da ricercare da altra parte. Provi a verificare se nella fattura il riquadro “Provvigioni estratte” è valorizzato (anche se nella gestione provvigioni non vedete la provvigione estratta). Provate a verificare su database se la provvigione nella tabella PROVVIG esiste.
Supponendo di gestire le provvigioni sull’INCASSATO: 1) Al momento dell’estrazione delle provvigioni, Friendly crea un record sulla tabella PROVVIG per ogni provvigione estratta dai documenti di magazzino, in base ai filtri del programma di estrazione, in stato NON CORRISPOSTA, con PROVVIGIONE = X, MATURATO = 0, PAGATO = 0 2) Al momento del lancio del programma del calcolo del maturato delle provvigioni: Se i record di provvig sono con pagamento RIMESSA DIRETTA, vengono maturate alla data di registrazione dell’incasso. Quindi se ad esempio si lancia l’elaborazione maturato fino a data 31/07 verranno maturate le sole provvigioni estratte e con data incasso <= 31/07; Stato NON CORRISPOSTA, con PROVVIGIONE = X, MATURATO = X, PAGATO = 0 Se i record di provvig sono con pagamento RIBA vengono maturate alla data di scadenza della riba + giorni di decorrenza nell'anagrafica agente. Quindi se ad esempio si lancia l'elaborazione maturato fino a data 31/07 verranno maturate le sole provvigioni estratte e con data scadenza <= (31/07 + giorni di decorrenza nell'anagrafica agente); Stato NON CORRISPOSTA, con PROVVIGIONE = X, MATURATO = X, PAGATO = 0 3) Se a questo punto si fa la fattura proforma in definitiva Friendly imposta lo stato su CORRISPOSTA, con PROVVIGIONE = X, MATURATO = X, PAGATO = X. A questo punto le righe di PROVVIG non saranno più toccate dal programma in automatico, in nessun caso. NOTA BENE Gli insoluti vanno registrati obbligatoriamente quando le provvigioni sono già state estratte e con data insoluto minore di (data scadenza + giorni di decorrenza nell'anagrafica agente); in questo modo Friendly imposterà lo stato SOSPESA (Solo se non già corrisposta). Se poi la fattura viene effettivamente incassata, la provvigione può essere maturata dal programma Elaborazione maturato, con la spunta "Sblocca provvigioni sospese ..." (Solo se non già corrisposta). Quindi impostare "giorni di decorrenza nell'anagrafica agente" = 0 porta a maturare il prima possibile le provvigioni, ma può portare anche a pagare le fatture all'agente prima di essere certi che non risultino insolute. Valutate voi come gestire al meglio il cliente.
Le posso proporre la stampa delle provvigioni che trova al menu 5-4, questa le permetterà attraverso i filtri di visualizzare le provvigioni non generate dal programma ma inserite manualmente. Nel Box Origine, si possono Selezionare, “Da generere Provvigioni”, “Integrazione o storno”, “Acconto Provvigione”, “Star del Credere”, Storno Acconto Provvigioni”. Togliendo la spunta e selezionando il documento da esaminare.
Si deve utilizzare una causale di magazzino, collegata ovviamente ad un tipo documento, che abbia sui campi “Quantità” e “Valore” del progressivo di magazzino “Resi da Cliente” a “+” (Somma).
Ai fini dell’analisi statistica/datawarehouse non sono necessari altri tipo di valorizzazione dei progressivi.
Per quanto riguarda la parte fiscale, cioè il progressivo “Valorizzazione” devranno essere fatte tutte le considerazioni del caso in base alle indicazioni del commercialista del Cliente.
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