Piano dei conti

  • Struttura piano dei conti

    Questo programma permette di inserire, modificare e annullare i vari gruppi/classi/mastri di contabilità, all'interno di un determinato piano dei conti.

    Griglia gruppi:

    I gruppi di contabilità rappresentano il livello più elevato del piano dei conti.

    Codice
    Digitare in questo campo un numero (da 1 a 99) che identifica il gruppo di contabilità da variare (o da inserire).

    Descrizione Gruppo
    Inserire la descrizione del gruppo (per esempio "ATTIVITA' ").

    Sezione
    Selezionare dall'elenco a tendina il prospetto di bilancio a cui il gruppo appartiene.

    PDC
    Indica il codice del PDC su cui si è scelto di operare.

    Griglia classi:

    Le classi di contabilità rappresentano il livello del piano dei conti immediatamente successivo al gruppo e prima del mastro. La classe è anche il primo livello che compone il codice conto in quanto il gruppo viene utilizzato solo nelle stampe del piano dei conti e del bilancio contabile. Per questa ragione il codice classe deve essere univoco (non può cioè ripetersi al variare del gruppo). Ogni classe va assegnata ad uno dei gruppi previsti nella tabella dei gruppi di contabilità.
    NB: prima di procedere con la codifica delle classi occorre avere già predisposto dei gruppi di contabilità.

    Codice PDC
    Indicare il codice del PDC su cui operare.

    Descr. gruppo
    Contiene la descrizione del gruppo a cui appartiene la classe, questo elemento in fase di inseriomento viene attribuito automaticamente e non è modificabile dall'utente, il valore viene preso dalla riga selezionata nella griglia dei gruppi.

    Codice
    Digitare in questo campo un numero (da 1 ad un massimo che dipende dal caricamento della tipologia del piano dei conti) che identifica (o identificherà) la classe di contabilità da variare (o da inserire). Per default la struttura di un sottoconto è di tipo CCCMMSSSS (ovvero 3 caratteri per identificare la classe, due caratteri per identificare il mastro e 4 caratteri contenenti il progressivo del sottoconto). Attenzione: nel caso si sia optato per una struttura dei codici conto (nel caricamento della tipologia del piano dei conti), di tipo MMMSSSSSS (cioè senza livello classe) , in questo programma va creata una unica classe di codice 0 (= zero).

    Descrizione classe
    Inserire la descrizione del la classe (per esempio BANCHE)

    Griglia mastri:

    I mastri di contabilità rappresentano il livello immediatamente successivo alla classe e prima del sottoconto. Ogni mastro appartiene ad una delle classi previsti nella tabella delle classi di contabilità. Occorre distinguere l'Identificare di mastro (normalmente 2 numeri; così è per strutture di codice conto di tipo CCCMMSSSS) dal codice mastro (unione del codice classe e identificatore del mastro, normalmente 5 numeri, così almeno per codici conto di tipo CCCMMSSSS) NB: prima di procedere con la codifica dei mastri occorre avere già predisposto la tabella delle classi di contabilità.

    Descr. classe
    Viene visualizzata la descrizione del la classe (es. BANCHE)

    Codice
    Digitare in questo campo un numero (da 1 al nmero massimo previsto per la struttura codici conto impostata per quel tipo di piano dei conti) che identifica (o identificherà) il mastro di contabilità da variare (o da inserire) all'interno della classe selezionata.

    Descrizione mastro
    Inserire la descrizione del mastro (per esempio CLIENTI ITALIA).

    Tipo mastro
    Selezionare dall'elenco se trattasi di mastro destinato ad accogliere sottoconti (la norma) oppure se destinato ad accogliere clienti o fornitori.

    Sezione bilancio
    Solo se per il piano dei conti si è optato per la struttura di tipo MMMSSSSSS, indicare in quale prospetto di bilancio deve affluire quel mastro. Selezionare, cioè, dall'elenco a tendina, il prospetto di bilancio a cui il mastro appartiene.

    Bil. Cee dare
    Qualora si intenda utilizzare il piano dei conti secondo la normativa CEE con riclassificazione su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti CEE sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto qualora si tratti di un saldo dare. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Bil. Cee avere
    Qualora si intenda utilizzare il piano dei conti secondo la normativa CEE con riclassificazione su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti CEE sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto qualora si tratti di un saldo avere. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Bil. Riclass. dare
    Qualora si intenda avere la possibilità di produrre un bilancio riclassificato su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti del bilancio riclassificato sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto qualora si tratti di un saldo dare. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Bil. Riclass. avere
    Qualora si intenda avere la possibilità di produrre un bilancio riclassificato su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti del bilancio riclassificato sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto qualora si tratti di un saldo avere. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Menù strumenti:

    Tipi riclassificazione
    Questo pulsante, abilitato solo sui mastri di tipo cliente o fornitore, consente di accedere ad una finestra che permette di inserire per quel sottoconto, per ciascun tipo di riclassificazione di tipo su Excel, gli indicatori per la riclassifizone stessa, in particolare l'identificazione delle celle del foglio di Excel associato a ciascun tipo di riclassificazione, da utilizzarsi per il saldo dare e avere del sottoconto in oggetto. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Visualizza tutte le voci
    Se spuntata sulle greglie vengono mostrate tutte le voci relative ai gruppi, classi e mastri, di default non è spuntata e nella griglia delle classi vengono visualizzate solo le classi collegate al gruppo su cui si è posizionati, lo stesso vale per i mastri con le classi.

  • Sottoconti ditta

    Il programma gestisce in maniera congiunta sia i sottoconti ditta che i sottoconti PDC, rendendo superflua la gestione dal programma ‘Sottoconti PDC’ 1-5-5 (BN__ANPC), che perciò non è più distribuito.

    In creazione di un nuovo sottoconto il programma chiede se crearlo per tutte le ditte con PDC uguale a quello della ditta corrente, oppure crearlo solo per la ditta corrente.

    Al salvataggio di un sottoconto non specifico ditta viene aggiornata anche ANAGPC e successivamente tutte le ANAGRA con lo stesso PDC della ditta corrente. Se si cancella un sottoconto PDC chiede se cancellare i sottoconti ditta collegati e mantenere quelli movimentati: se il sottoconto su cui si è posizionati è movimentato non viene cancellato, ma convertito in sottoconto ditta (non si può cancellare un sottoconto utilizzato).

    Premendo il pulsante di apertura, appare una finestra di dialogo mediante cui è possibile selezionare uno specifico conto, specificandone direttamente il numero del conto; in alternativa è possibile ricercarlo attraverso la funzione Zoom quando si è posizionati sul campo Descrizione 1.

    La gestione della CADC può essere fatta solo da un sottoconto PDC, mentre la gestione della vecchia CA solo da un sottoconto ditta.

    NB: per il momento non è più gestito il caso di sottoconto PDC che al salvataggio crea anche la contropartita PDC. Essendo semplificata anche la gestione delle contropartite, la funzionalità ora risulta superflua (anche perché in BN—ANPC visualizzava solo la prima contropartita con conto CG = conto di ANAGPC, ponendo dei limiti in caso di più contropartite collegate allo stesso conto di CG).

    Codice Mastro

    Digitare il codice del mastro a cui appartiene (o a cui deve appartenere) il sottoconto da modificare o inserire.

    Codice conto

    Digitare il codice sottoconto che identifica quel sottoconto all’interno del mastro prescelto. In fase di inserimento viene proposto automaticamente il numero successivo all’ultimo sottoconto inserito per quel mastro.

    Descrizione

    Inserire la descrizione del sottoconto.

    Descrizione conto uguale per tutte le ditte con lo stesso PDC

    Se attivo, la descrizione sarà comune a tutte le ditte con lo stesso PDC, altrimenti se non spuntato anche se il sottoconto è collegato ad un PDC la descrizione sarà modificabile e specifica per la ditta corrente. Il flag è abilitato solo quando risponde alle seguenti regole:

    • se si lavora su sottoconti specifici ditta il flag è sempre spuntato e disabilitato, così come in fase di creazioni di nuovi sottoconti;
    • su sottoconti PDC di PDC non NTS la spunta è sempre modificabile;
    • su sottoconti PDC di PDC NTS se utente/password sono NTS/NTS la spunta è modificabile;
    • su sottoconti PDC di PDC NTS se utente/ password non sono NTS/NTS, se la scelta è spuntata questa non sarà modificabile, altrimenti si.

    Conto Piano dei conti

    Se il conto appartiene alla ditta ed anche al PDC a cui la ditta è associata, riporta il cod. conto del piano dei conti (lo stesso del codice sottoconto sopra indicato, non potendo essere diversi). Se questo campo è zero, significa che il sottoconto in gestione è un sottoconto specifico di quella ditta e non esiste nel piano dei conti associato alla ditta.

    Piano dei conti

    Se conto appartenente oltre che alla ditta, anche al PDC a cui la ditta è associata, riporta il codice del piano dei conti associato alla ditta.

    Contropartita Ratei/Risconti

    Indicare la contropartita (attività o passività) da utilizzarsi per generare ratei e risconti, oppure costi o ricavi anticipati per quel sottoconto (per es. se il sottoconto che si sta inserendo è FITTI PASSIVI, supponendo che i fitti vengano pagati anticipatamente, qui ci potrebbe essere indicato il codice relativo a RISCONTI ATTIVI); è possibile non indicare niente, in quanto la generazione ratei e risconti si riferisce comunque alle informazioni inserite appositamente sulla tabella ‘Personalizz. Contabilità generale’.

    Conto funzionamento

    Per i soli sottoconti che non appartengono ai piani dei conti standard-az e standard-pr, e per i sottoconti che si trovano nel range dei conti personalizzabili (dal 5001 in poi), in questo campo si può impostare il codice relativo ad un sottoconto standard per poterne ereditare alcune informazioni (ad es. rif. alle percentuali di indeducibilità fiscale nelle stampe di bilancio, relative ai prospetti che forniscono il reddito fiscale), in modo che il conto si comporti in quei contesti analogamente al sottoconto del piano dei conti standard indicato.

    Richiedi date

    Indicare se, per quel sottoconto, in gestione Prima Nota devono essere richieste le date aggiuntive per l’imputazione dei dati nel giusto periodo di competenza.

    • Nessuna – nessuna data aggiuntiva deve venir richiesta oltre alla data registrazione e data documento.
    • Data comp. Economica – dev’essere imputata la data di competenza economica nel campo ‘Da Dt. Comp. Econ.’; tale operazione serve a generare costi/ricavi anticipati o posticipati.
    • Data competenza Iva – dev’essere imputata la data di competenza IVA; da utilizzarsi con sottoconti IVA, nel caso in cui la competenza dell’imposta può diversa dalla data d’inserimento del movimento.
    • Data valuta – dev’essere imputata la data valuta del movimento; da utilizzarsi con sottoconti riferiti a banche (C/C o C/SBF, C/Anticipi, ed esclusivamente se si intende gestire il programma della tesoreria.
    • Periodo di competenza economica – devono essere imputate le date di competenza economica (dalla data alla data); da utilizzarsi con quei sottoconti che genereranno ratei o risconti (ad es. per i sottoconti come CANONI DI LEASING, oppure FITTI PASSIVI, ecc.).

    Test segno

    Indicare ‘Non controlla’ se non si vuole alcun vincolo nella movimentazione di quel conto da Gestione prima nota; indicare ‘Dare’ se quel conto, da Gestione prima nota deve essere movimentato solo in Dare; indicare ‘Avere’ nel caso contrario.

    Gest. Iva indetr.

    Con tale flag si abilita la funzionalità su prima nota per la rilevazione Iva indeducibile in fatture/note di accredito di acquisto. Il giroconto Iva indeducibile automatico ribalta l’Iva non solo sulla prima riga di costo/ricavo, ma anche su tutte quelle che in anagrafica hanno questo flag spuntato. Se nella registrazione non sono presenti conti col flag spuntato, viene inserito tutto il giroconto sulla prima contropartita, mentre se è una fattura ricevuta vengono cercati solo i conti con importo in DARE su cui ribaltare l’Iva indeducibile, se è una nota di accredito solo conti con importo in AVERE.

    Valuta (*)

    Solo per i conti che si vuole gestire in doppia valuta (es. un rapporto bancario aperto in dollari, su cui si vuole partitario ed saldo sia in dollari che in euro), indicare il codice della valuta aggiuntiva con la quale sarà gestito.

    Gestione Partite

    Attivare questa opzione se il conto deve essere gestito a partite; disattivare l’opzione se non si vuole che il conto sia gestito a partite (Vedi il capitolo relativo alla “Gestione delle Partite”).

    Gestione Scadenziario

    Attivare questa opzione se per il conto vanno essere gestite le scadenze nell’archivio scadenziario. (Vedi il capitolo relativo alla “Gestione dello Scadenziario”).

    Collegamento con PDC di Contab. Analitica.

    Spuntare questa casella se si vuole che per ogni movimento effettuato dai programmi di Gestione prima nota su questo sottoconto, siano inseriti (per scopi di quadratura) anche uno o più movimenti di contabilità analitica, per un importo complessivo equivalente. Spuntando questa casella si abilita la possibilità, per quel sottoconto, di definire collegamenti nel programma ‘sottoconti ditta’ tra il sottoconto e i sottoconti di CA e impostare ripartizioni automatiche in CA.

    Collegamento a costi/ricavi sospesi

    Per i conti di tipo costi o ricavi, che in una contabilità professionisti possono dare origine al differimento dell’effetto sul reddito (cioè possono essere incassati/pagati in un momento successivo alla rilevazione dl costo) per effetto del ‘principio di cassa’, spuntare questa casella. La spunta abilita la gestione automatica dell’inputazione al conto dei costi e ricavi sospesi al momento della registrazione del documento originario, e lo storno relativo al momento dell’incasso/pagamento.

    Validità sottoconto dal / al

    In questi due campi è possibile impostare le date che definiscono il periodo in cui il sottoconto può essere utilizzato; utile per attivare o far scadere l’uso di un determinato conto solo da una certa data o esercizio (ad es., se cambiano certe informazioni come le % di indeducibilità fiscale per determinate voci di costo o di ricavo).

    Tipo acquisti quadro A Iva 11

    Per la determinazione, in sede di dichiarazione annuale Iva, dei dati da riportare nel quadro A del modello IVA 11, è possibile optare per un calcolo basato sui movimenti Iva registrati in Prima nota, oppure sui saldi dei vari costi/ricavi/conti: in questa seconda ipotesi, viene utilizzata l’informazione indicata in questo campo.
    Questo campo inoltre identifica, in una gestione integrata Cespiti-Contabilità, i conti alla cui movimentazione deve essere aperta la gestione dei dati relativi ai cespiti. Per identificare tali conti in questo campo deve essere indicato il valore ‘S’ corrispondente a ‘Beni strumentali (Cespiti) oppure ‘X’ ( beni ammortizz. non IVA11).

    Imprese miste

    Indicare, per le imprese forfetarie con attività miste, se il ricavo riguarda servizi o altre attività (es. cessione di beni), a fini dell’applicazione di diverse % di forfait.

    Totalizzatore registro cronologico

    Identifica i conti i cui valori vanno conteggiati specificatamente nei totalizzatori (fissi da programma) del registro cronologico. Nel caso di PDC pensato per ditte di tipo professionisti con registro cronologico dei movimenti finanziari, indicare il tipo di totalizzatore interessato con la movimentazione di quel conto.

    Il valore ‘altre voci non totalizzate’ va indicato per i sottoconti di cui esporre descrizione ed importo nel registro cronologico, ma senza che gli importi siano conteggiati in uno specifico totalizzatore.

    Indicare ‘Cassa/banca’ per i conti di tipo cassa o banca, per identificarli al momento della stampa del registro cronologico.

    Controlla semplificata

    Per i regimi semplificati, che prevedono la sola stampa dei registri Iva, questo indicatore specifica:

    • se il conto può essere selezionato dall’utente in Gestione P.Nota
    • se deve apparire nell’elenco delle contropartite esposte nella stampa del registro Iva

    Manutenzione riparazione

    Indicare ai fini del calcolo del 5% delle manutenzioni e riparazioni nella gestione cespiti, se trattasi di un conto di costo in cui affluiscono spese di manutenzione e riparazione.

    Percentuale manutenzione/riparazione

    Se il campo “Manutenzione riparazione” riporta un valore diverso da ‘Non interessa’, indicare il tipo di spese di manutenzione e riparazione, in relazione alla % di soglia deducibile. Normalmente accoglie il valore 5%, ma in alcuni casi la soglia è diversa (per es. per le spese manutenzione autovetture per gli agenti.).

    Col. in stampa bilancio

    Viene utilizzato dal programma ‘Stampa bilancio contabile’, in abbinamento all’opzione di stampa ‘Considera parametri PDC’, per indirizzare in modo specifico il saldo di quel conto nelle rappresentazioni economico patrimoniali. Indicare:

    • non interessa: il conto sarà posto in attività o costi se ha saldo dare, o in passività o ricavi se ha saldo avere;
    • sezione opposta: il conto sarà posto in attività o costi se ha saldo avere, o in passività o ricavi se ha saldo dare (con segno negativo);
    • dare: il conto sarà sempre posto nelle attività o nei costi e, se ha saldo avere, sarà esposto con segno negativo;
    • avere: il conto sarà sempre posto nelle passività o nei ricavi e, se ha saldo dare, sarà esposto con segno negativo.

    Calcolo costo venduto

    Previsto per futura implementazione, attualmente non gestito.

    Riferimenti Piano dei conti CEE.

    Qualora si intenda utilizzare il piano dei conti secondo la normativa CEE con riclassificazione su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti CEE su cui debba essere cumulato il saldo di questo conto, qualora si tratti di un saldo dare. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Riferimenti Piano dei conti CEE. (2a parte)

    Qualora si intenda utilizzare il piano dei conti secondo la normativa CEE con riclassificazione su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti CEE su cui debba essere cumulato il saldo di questo conto, qualora si tratti di un saldo avere. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Riferimenti Piano dei conti per Bilancio Riclassificato.

    Qualora si intenda avere la possibilità di produrre un bilancio riclassificato su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti del bilancio riclassificato sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto, qualora si tratti di un saldo dare. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Riferimenti Piano dei conti per Bilancio Riclassificato. (2a parte)

    Qualora si intenda avere la possibilità di produrre un bilancio riclassificato su Excel, indicare qui il codice relativo alla voce del piano dei conti del bilancio riclassificato sulla quale debba essere cumulato il saldo di questo conto, qualora si tratti di un saldo avere. Fare attenzione a non cambiare il riferimento perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole).

    Usa conto funzionamento

    Spuntare se i campi ricompresi nel riquadro identificato dalla spunta contengono dati che si vogliano prelevare dai valori corrispondenti presenti nel campo ‘conto di funzionamento’ (del piano dei conti standard applicabile).

    Dati Irap

    Se trattasi di costo o ricavo che concorre alla determinazione della base imponibile IRAP, indicare in quale voce del prospetto IRAP il saldo di quel conto deve affluire nel prospetto suddetto; utilizzato dal programma ‘Stampa bilancio contabile’ con l’opzione ‘Prospetto IRAP’.

    Tipo variazione Irap

    Se trattasi di un costo o ricavo che concorre alla determinazione della base imponibile IRAP, indicare se il valore contabile del saldo deve essere incrementato o decrementato; utilizzato dal programma ‘Stampa bilancio contabile’ con l’opzione ‘Prospetto IRAP’. In particolare:

    • non interessa: nessuna variazione, si prende il valore contabile;
    • in aumento + valore contabile: il valore contabile deve essere aumentato, ai fini IRAP, della percentuale indicata nel campo successivo (di fatto mai utilizzato);
    • in diminuzione + valore contabile: il valore contabile deve essere ridotto, ai fini IRAP, della percentuale indicata nel campo successivo;
    • gli altri due casi: non utilizzati.

    Percentuale variazione Irap

    Se trattasi di un costo o ricavo che concorre alla determinazione della base imponibile IRAP, indicare in questo campo se il valore entra per intero in tale base imponibile (indicare zero) o se dev’essere rettificato (indicare la % di rettifica, cioè la quota di costo o ricavo da non considerare, fatta 100 il valore contabile, cioè la quota di non tassabilità o non deducibilità); ha significato solo se il campo precedente ha valore diverso da ‘Non interessa’; utilizzato dal programma ‘Stampa bilancio contabile’ con l’opzione ‘Prospetto IRAP’.

    Esempio: per gli ammortamenti autovetture agenti indicare 20, per gli ammortamenti autovetture di imprese diverse, indicare 50.

    Percentuale indeducibilità IRAP.

    Indicare, se il costo è parzialmente/totalmente indeducibile ai fine della determinazione della base imponibile IRAP, la % di indeducibilità. Idem per la non tassabilità dei ricavi.

    Percentuale indeducibilità imposte dirette per redditi.

    Indicare, se il costo è parzialmente indeducibile ai fini della determinazione del reddito fiscale, la % di indeducibilità. Idem per la non tassabilità dei ricavi.

    Per es.: le plusvalenze per i professionisti avranno in questo campo il valore 100 (non tassabile).

    NB: solo per collegamento alle dichiarazioni dei redditi.

    Percentuale indeducibilità imposte dirette per situazioni econom. patrimoniali.

    Indicare, se il costo è parzialmente indeducibile ai fini della determinazione del reddito fiscale, la % di indeducibilità. Idem per la non tassabilità dei ricavi.

    Per es.: le plusvalenze per i professionisti avranno in questo campo il valore 100 (non tassabile).

    Utilizzato dal programma ‘stampa bilancio contabile’.

    Crediti/debiti/costi/ricavi intragruppo

    Spuntare se trattasi di sottoconti che rappresentano partite intragruppo (es. Acquisti da Controllate, Crediti finanziari nei confronti di società controllanti, ecc.) nell’ipotesi in cui si vogliano sfruttare le funzionalità di gruppo di Friendly (stampa bilancio di gruppo, partitari di gruppo).

    Aziende di comodo

    Per il collegamento con le procedure dichiarative.

    Ricavometro imprese

    Per il collegamento con le procedure dichiarative.

    Ricavometro professionisti

    Per il collegamento con le procedure dichiarative.

    Studi di settore imprese

    Per il collegamento con le procedure dichiarative.

    Studi di settore professionisti

    Per il collegamento con le procedure dichiarative.

    Note

    Indicare in questa area libera qualsiasi annotazione utile; per es. su come e quando quel sottoconto debba essere utilizzato, e le sue peculiarità ai fini delle successive elaborazioni.

    Pulsanti

    Tipi riclassificazione

    Con questo pulsante si accede ad una finestra che fa inserire su quel sottoconto (se trattasi di sottoconto specifico ditta), per ciascun tipo di riclassificazione di tipo ‘su Excel’, gli indicatori per la riclassificazione stessa, in particolare l’identificazione delle celle del foglio di excel associato a ciascun tipo di riclassificazione, da utilizzarsi per il saldo dare e avere del sottoconto in oggetto. Fare attenzione a non cambiare il riferimento, perché il programma effettua un controllo case sensitive (distingue tra maiuscole e minuscole). In particolare è bene non tenere abilitato il pulsante di maiuscolo durante l’inserimento del valore, perché questo inverte le lettere maiuscole e minuscole.

    Partitario

    Consente la consultazione del partitario per il sottoconto che si sta visualizzando.

    Ripartizioni CA

    Consente, per i sottoconti, la ripartizione standard in contabilità analitica degli importi registrati in contabilità generale sui vari conti di CA, centri e linee.

    Collegamento con PDC di CA

    Accede ad una finestra per l’inserimento dei collegamenti del sottoconto di CG ai sottoconti della Contabilità analitica, che possono essere movimentati all’atto della movimentazione di quel conto di CG.

  • Contropartite PDC/Ditta

    Il programma ora gestisce in maniera unitaria le contropartite generali e le contropartite PDC, oltre che le contropartite ditta che già gestiva. Ne consegue che le voci ‘Contropartite’ 1-6-3 e ‘Contropartite PDC’ 1-5-6 (BNVECOVP e BNVECOVG) non sono più disponibili perchè inutilizzati.

    Questo programma gestisce i conti di contropartita acquisti/vendite, cioè i codici che identificano brevemente le contropartite di costo o ricavo utilizzate nella gestione del magazzino, delle vendite, degli ordini, ed in parte della contabilità analitica (gestione ore di manodopera, lavorazioni presso terzi e lavorazioni interne, vendite, consumi di materie prime in particolare). Per contropartita si intende qui un sottoconto (di contabilità generale, oppure di contabilità analitica) oppure una coppia formata da un sottoconto di CA e un sottoconto di contabilità analitica relativo a ricavi o costi che può essere movimentato emettendo una fattura o inserendo un documento da fornitore (fattura, nota di accredito), registrando carichi/scarichi a produzione o registrando ore manodopera in Contabilità analitica. Pertanto non tutti i sottoconti di CG e/o di CA hanno un corrispondente codice di contropartita, ma solo quelli che interessano alcune particolari operazioni, come la fatturazione da e verso terzi ecc. Se c’è gestione di documenti di carico da produzione, occorre predisporre due contropartite da associare ai sottoconti LAVORAZIONI PRESSO TERZI e LAVORAZIONI INTERNE.

    Le prime due colonne di sinistra (codice e descrizione) si riferiscono alle contropartite generiche (tabcovg), le due colonne evidenziate in verde alle contropartite PDC (tabcovp) e le restati alle contropartite ditta (tabcove). Per le contropartite PDC, il piano dei conti è quello della ditta attiva nel programma, quindi per vedere o modificare sottoconti PDC di un diverso piano dei conti occorre entrare nel programma da una ditta avente il PDC uguale a quello da analizzare. Possono essere indicati sottoconti sia in contropartite ditta che in contropartite PDC (nelle rispettive colonne), in questo caso sarà data priorità alle contropartite ditta rispetto a quelle PDC.

    Dettagli tecnici:

    • se non viene indicato il sottoconto PDC, al salvataggio della riga sarà cancellato il record in tabcovp;
    • se non viene indicato alcun sottoconto ditta (sottoconto CG o CA) al salvataggio della riga sarà cancellato il record in tabcove;
    • per cancellare una riga, bisogna prima azzerare tutti i sottoconti indicati nella riga da rimuovere;
    • la modifica di una contropartita PDC ha effetto su tutte le ditte con piano dei conti uguale a quello della ditta corrente.

    Menù Strumenti

    Nascondi codici non settati: nasconde/visualizza i codici di contropartita generica senza sottoconto collegato

    Evidenzia codici utilizzati in tabelle di personalizzazione e causali CG di ditta corrente: evidenzia in verde le righe con le contropartite utilizzate in ‘causali di contabilità‘, ‘personalizzazione CG’, ‘personalizzazione vendite’, ‘personalizzazione acquisti’, ‘tabelle di contabilizzazione cespiti’, ‘personalizzazione parcellazione’, ‘personalizzazione ritenute’.

    Codice e descrizione contropartita generica

    Inserire il codice e la descrizione della contropartita generica.

    Codice e descrizione contropartita PDC

    Inserire il codice e la descrizione della contropartita PDC.

    Codice contropartita ditta

    Digitare un numero (da 1 a 999) che identifica quella contropartita di costo o di ricavo. Se viene indicato un codice contropartita che non è stato caricato in tabella contropartite generiche, il programma consente di dare una descrizione alla contropartita e chiede al momento di salvare l’informazione se si vuole creare anche la contropartita generica relativa, con codice e descrizione indicati nelle prime due colonne.

    Descrizione controp. ditta

    Inserire la denominazione da attribuire alla contropartita generica, se il codice indicato nella colonna precedente non è tra quelli già presenti nella tabella delle contropartite generiche.

    Conto

    Indicare il codice conto, scelto tra i sottoconti di CG, a cui il codice contropartita farà riferimento, per es. in fase di contabilizzazione fatture. Se non s’intende gestire la contabilità generale e/o la presentazione di effetti in banca, questo campo può essere lasciato a 0.

    Conto CA

    Indicare il codice conto, scelto tra i sottoconti di CA, a cui il codice contropartita farà riferimento, per es. ai fini della generazione di movimenti di contabilità analitica da contabilizzazione documenti di magazzino. Da impostare solo se si possiedono i moduli Contabilità analitica/CADC.

    Conto CA x conto giro

    Indicare il codice conto, scelto tra i sottoconti di CA, utilizzato in fase di registrazione CA per bilanciare la registrazione, ad esempio al momento del salvataggio di un DDT emesso. Per ulteriori informazioni consultare l’argomento L’impostazione iniziale della CADC.

    Conto CA 2

    Utilizzato dalla gestione documenti durante i movimenti tra magazzini con causale doppia; il campo è utilizzato solo dalla contabilità analitica ‘duplice contabile’ e solo nei documenti di magazzino tipo ddt emesso e/o ddt ricevuto, in cui si posta la merce tra magazzini con causali doppie. Il sottoconto di analitica è utilizzato nel movimento che carica il magazzino, mentre il sottoconto per il movimento che scarica utilizza il sottoconto di CA già esistente.



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